Pasquale Zagaria resta ai domiciliari nella provincia di Brescia. Non tornerà in carcere, quindi, la mente economica del clan camorristico dei casalesi, dopo che il Tribunale di sorveglianza di Sassari ha accolto l’istanza del legale di Zagaria, l’avvocato Andrea Imperato. Il fratello del boss Michele Zagaria ha ottenuto il beneficio della detenzione domiciliare a Brescia, episodio rientrato nell’enorme polemica riguardante le scarcerazioni eccellenti. Alcuni ergastolani e detenuti alla misura del 41 bis, a causa dell’emergenza Covid-19 e delle loro condizioni di salute, sono stati scarcerati. La vicenda ha messo in difficoltà il ministro Bonafede, che ha cercato di porre rimedio a quanto accaduto con un decreto emesso lo scorso maggio, finito adesso davanti alla Corte Costituzionale. Il decreto fu emesso per mettere una toppa alla concessione dei domiciliari a 376 detenuti, ma il Tribunale di Sassari ha ritenuto opportuno inviare tutto alla Consulta.
Da una parte, infatti, il Tribunale ha tenuto conto dei diritti alla salute e a non subire trattamenti inumani da parte dei detenuti, mentre dall’altra la questione di illegittimità si è dispiegata in relazione all’autonomia e all’indipendenza della magistratura. In particolar modo, il Tribunale ritiene che il decreto manifesti una illegittima inferenza del potere esecutivo su quello giudiziario. Il presidente del Tribunale di sorveglianza di Sassari, Ida Aurelia Soro ha, quindi, accolto le deduzioni degli avvocati Andrea Imparato, Angelo Raucci e Lisa Vaira. I magistrati hanno bollato come non rispettoso del termine il regime di rivalutazioni in cui si trova il detenuto e ritengono di aver trovato preoccupanti aspetti di limitazione della sfera di competenza dell’autorità giudiziaria. In più hanno riscontrato una riduzione della tutela dei diritti fondamentali alla salute e all’umanità della pena. Per l’organo collegiale della magistratura di sorveglianza c’è un contrasto con il dettato costituzionale, ragion per cui il procedimento è stato sospeso e Pasquale Zagaria resta ai domiciliari.
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