Passaporto anche negli Uffici di Poste Italiane: al via progetto per ridurre le attese
La sperimentazione coinvolgerà per il momento quasi 7.000 uffici di piccoli comuni, quelli cioè con meno di 15mila abitanti, in vista della progressiva estensione a tutto il territorio nazionale
Dal prossimo 11 marzo, i cittadini potranno richiedere o rinnovare il passaporto direttamente negli uffici postali. Un’iniziativa che mira a semplificare il processo e a diminuire i tempi di attesa. Il progetto coinvolgerà inizialmente quasi 7.000 uffici situati nei piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti, con la prospettiva di estendere il servizio anche alle grandi città in futuro.
L’avvio della procedura è stato reso possibile con la firma di una convenzione tra ministero dell’Interno, ministero delle Imprese e Poste Italiane. La nuova misura è finanziata con risorse del piano complementare al PNNR con 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane.
Cosa bisogna fare per ottenere o rinnovare il passaporto
Per ottenere il passaporto basterà consegnare all’operatore del più vicino ufficio postale del proprio Comune un documento di identità valido, il codice fiscale e due fotografie. Sarà inoltre necessario pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro.
Nel caso di rinnovo, così come avviene quando ci si reca in Questura, sarà necessario consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Gli uffici postali saranno dotati di una piattaforma tecnologica che consentiranno all’operatore di raccogliere le informazioni e i dati del cittadino (come impronte digitali e foto) per poter poi mandare la documentazione all’ufficio di Polizia della zona in cui è localizzato l’ufficio postale.
Inoltre, il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente, se il cittadino ne farà richiesta. I tempi di attesa tra la domanda del documento e il rilascio da parte delle Questure dipenderanno sempre dalla capacità di queste ultime di lavorare la richiesta e mandare agli uffici postali l’elaborato finale.
Con questa iniziativa, il progetto Polis mira a rendere gli uffici postali dei punti di riferimento per la pubblica amministrazione, contribuendo a ridurre i divari tra centri urbani e periferie. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sottolinea che questo è solo l’inizio di un processo che guarda alla coesione territoriale, semplificazione e digitalizzazione, con un’attenzione particolare alle comunità dei piccoli centri abitati.
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