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Home Spettacoli Musica

Piano City 2020, dall’alba al tramonto Napoli al pianoforte

Da oggi a domenica, in programma ben 145 eventi pianistici, ambientati in trentadue location differenti attraverso tutta la città

Ida Rotunno di Ida Rotunno
7 Settembre 2020
in Musica, Spettacoli
0
Piano City

Il concerto all'alba di Lorenzo Campese che oggi ha inaugurato Piano City 2020

S’è aperta stamattina, col suggestivo concerto all’alba di Lorenzo Campese sul tetto della Fondazione Morra – Museo Nitsch, l’edizione 2020 di Piano City Napoli, la grande kermesse musicale interamente dedicata al pianoforte, annullata a marzo a causa della pandemia da Covid-19 e riprogrammata da oggi al 13 settembre con l’emblematico sottotitolo Napoli al pianoforte. Durante i sette giorni del festival, invece dei quattro originariamente previsti, si svolgeranno in giro per la città ben 145 eventi pianistici, ambientati in trentadue location differenti. La manifestazione è nata da un’idea del pianista tedesco Andreas Kern, che organizzò a Berlino nel 2010 la prima edizione, poi diventata un format replicato in molte altre città. A Napoli, Piano City è approdata nel 2013, grazie all’iniziativa e al sostegno della storica ditta Alberto Napolitano Pianoforti di piazza Carità. L’edizione di quest’anno è finanziata e promossa dalla Regione Campania, col supporto della Scabec nell’ambito del progetto Creator Vesevo. In cammino tra le gemme Unesco da Napoli a Pompei, organizzata dall’assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Napoli, dall’associazione NapoliPiano e dalla Alberto Napolitano Pianoforti, con la direzione artistica di Dario Candela per la musica classica e Francesco D’Errico per il jazz.

Rita Marcotulli, tra gli ospiti di Piano City Napoli 2020

I concerti sono raggruppati in cinque sezioni. I Main Concert sono gli eventi di maggior rilievo che prevedono la presenza di artisti di fama nazionale e internazionale; i City Concert gli eventi e i concerti diffusi nei principali luoghi pubblici della città, tra musei, chiese, chiostri, il Centro direzionale, la Villa comunale, giardini e palazzi storici; gli House Concert, invece, a causa delle normative anti-Covid in questa edizione si svolgeranno soltanto online e potranno essere seguiti sulla pagina Facebook dalla rassegna; i Guest Concert sono eventi particolari promossi da organizzazioni esterne come hotel, locali commerciali e altro; infine, gli Educational, cioè presentazioni di pianoforti speciali della Steinway & Sons. Chiaramente, per questioni legate alle norme anti-virus sarà obbligatoria la prenotazione, che dovrà essere effettuata attraverso il sito ufficiale della manifestazione fino a esaurimento posti e secondo le modalità indicate proprio sul sito. Andrà indossata la mascherina, anche durante i concerti sia all’aperto che al chiuso secondo le normative vigenti.

Stefania Tallini suonerà domenica sera a FoQus (foto di Fabrizio Sodani)

L’evento clou della giornata odierna è in programma alle 21.30 nel cortile del Maschio Angioino, con la pianista italiana di origini ucraine Anna Kravtchenko. Domani, poi, sempre al Maschio Angioino, ci sarà il jazz di Ivano Leva alle 17 e Lello Petrarca alle 19, mentre alle 21.30 spazio alla classica con Pasquale Iannone. Ma tutti i giorni il cartellone della kermesse è densissimo di appuntamenti, diffusi sull’intero tessuto urbano cittadino, pertanto l’appassionato può costruirsi il proprio percorso personale consultando con attenzione il programma completo. Tra le centinaia di concerti che si svolgeranno fino a domenica spiccano, certamente, quelli della grande jazzista Rita Marcotulli (sabato 12, alle 21.30, nella basilica di San Paolo Maggiore assieme a Elisabetta Serio in Bianco e nero – Jazz per 2 pianoforti), di un’altra dama del jazz italiano come Stefania Tallini (domenica 13, alle 21, alla fondazione FoQus nei Quartieri spagnoli, col suo Jazz e improvvisazione) e di Andreas Kern “contro” Paul Cibis, sempre domenica, alle 22, nella tradizionale Piano Battle R-Evolution, che farà da evento di chiusura del festival.

“Questa è un’edizione asciutta a causa del Covid-19 – sottolinea il direttore artistico della sezione jazz, Francesco D’Errico – ma non per questo meno interessante, attenta al talento e alle novità. Infatti, proporremo tanta musica jazz di qualità affidata ad artisti coerenti e innovativi. Avremo con noi musicisti di consolidata fama e giovani promesse: il duo inedito Rita Marcotulli-Elisabetta Serio, e poi Andrea Pozza, Fausto Ferraiuolo, Stefania Tallini, Ettore Carucci, pianisti dallo stile solido che vanno sempre più affermandosi; e tra i più giovani il duo Lucio D’Amato-Francesco Lombardi, Marco Fiorenzano, Lello Petrarca, Ivano Leva, Antonio Castaldo, Gianpaolo Vitelli, Mariano Bellopede. Per un mix di creatività, qualità e tradizione“. Da parte sua, il direttore artistico della sezione classica, Dario Candela, aggiunge: “Malgrado l’emergenza, Piano City Napoli porta in città una ventata di arte nella sezione classica con musicisti di altissimo livello tra cui, per l’inaugurazione, la pianista Anna Kravtchenko che, come molti altri, dedicherà parte del suo intervento a Beethoven, nell’anno che doveva segnare le sue celebrazioni e che, finalmente, gli porge il dovuto tributo. Non mancheranno interventi – conclude – per il secondo anniversario atteso in città, ovvero il duecentocinquantesimo del viaggio a Napoli di Mozart, ugualmente protagonista nei programmi del festival“.

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Tags: Andreas KernAnna KravtchenkoconcertiDario CandelajazzMaschio AngioinoNapoliPiano City NapoliRita MarcotulliStefania Tallini
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