Il giovane responsabile dell’accoltellamento avvenuto lo scorso 14 gennaio a Ponticelli, ha solamente 15 anni. I carabinieri lo hanno posto sotto fermo, su disposizione della Procura dei minorenni, sottolineando il pericolo di fuga. Tuttavia, il giudice non ha convalidato il fermo, considerando il gesto del ragazzo di costituirsi volontariamente in caserma, accompagnato dall’avvocato e dai genitori. Pur non convalidando il fermo, il gip ha disposto come misura cautelare l’affidamento del quindicenne a una comunità per minori, in attesa degli sviluppi processuali.
Il litigio poi sfociato nell’accoltellamento, scoppio per futili motivi. La vittima venne giudicata guaribile in 15 giorni, cinque dei quali trascorsi in ospedale. I militari dell’Arma, dopo avere analizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza, erano già sulle tracce del ragazzino che però li ha anticipati recandosi spontaneamente in caserma, a Ponticelli.
Dati e risultati di controlli effettuati nel mese di gennaio, con tanti sequestri di armi.
Nel solo mese di gennaio, sono state sequestrate 21 armi da fuoco e 16 armi da taglio, 16 quelle da taglio. Tredici quelle improprie come tirapugni, mazze, nunchaku e 194 munizioni. Il conto degli arresti per porto e detenzione di armi arriva a 17, mentre 23 le persone denunciate.
In tale contesto le forze dell’ordine hanno segnalato un preoccupante aumento del numero di armi sequestrate. Le operazioni sono state condotte parallelamente a iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi pubblici, con l’obiettivo di informare e prevenire. In questo contesto, è emersa la necessità di combattere l’uso di armi da parte dei giovani, spesso ignoranti della reale inoffensività di armi giocattolo o a salve.
I recenti arresti di due 18enni a Napoli, nel quartiere Vomero, colpevoli di compiere rapine con una pistola scenica, sottolineano la sfida nel distinguere armi vere da giocattoli. Altri episodi di rapine con pistole sceniche sono stati registrati a Boscoreale, dimostrando il potenziale intimidatorio di tali armi, anche quando prive del tappo rosso. A Volla, due 15enni sono stati denunciati per il porto di coltelli a serramanico, mentre a Giugliano in Campania, tre giovani sono stati trovati con coltelli nelle tasche. Ancora, nella provincia a nord di Napoli, stessa sorte è toccata ad un 26enne napoletano. Fermato in auto a pochi passi dalle «Vele» di Scampia. Nel veicolo un coltello a serramanico, un coltello a farfalla e 1 mazza da baseball. A Castellammare un 23enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi. Nella manica della tuta un coltello a farfalla, addosso uno scalpello, una lama senza manico, 2 frammenti di vetro e vari pezzi di ferro arrugginiti e appuntiti.
Questi episodi rappresentano una sfida costante per le forze dell’ordine, sottolineando la necessità di interventi mirati per prevenire la diffusione di armi illegali e garantire la sicurezza nelle comunità.