Il popolare inviato di Striscia La Notizia, Vittorio Brumotti, è stato vittima di una violenta aggressione mentre realizzava un’inchiesta sullo spaccio al Parco Topolino, nel quartiere Ponticelli di Napoli. A dare la notizia dell’aggressione, attraverso una nota inviata oggi, martedì 12 dicembre 2023, è stata la stessa emittente televisiva Mediaset.
“Eravamo lì per documentare lo spaccio – è la ricostruzione di Vittorio Brumotti – poco distante da dove due mesi fa abbiamo denunciato l’altare votivo che celebrava la criminalità, rimosso grazie a Striscia. Io e la mia troupe non facciamo in tempo a prendere le telecamere, quando scoppia un’insurrezione generale contro di noi”, “Ho rischiato il linciaggio. Mi sono dovuto nascondere in un sottoscala, e sono riuscito a salvarmi solo grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri, che mi hanno fatto da scudo e scortato in auto”, conclude l’inviato. Il servizio andrà in onda nei prossimi giorni a ‘Striscia la Notizia’.
Sull’increscioso episodio è intervenuta la presidente della Commissione di vigilanza Rai, Barbara Floridia, che in una nota scrive: “Esprimo piena solidarietà e vicinanza all’inviato di ‘Striscia La Notizia’ Vittorio Brumotti, aggredito mentre realizzava un servizio sullo spaccio di droga a Napoli. È già intollerabile che nel nostro Paese vi siano vere e proprie zone franche, in balia di spacciatori e criminali, che Brumotti riesce a documentare squarciando il velo sul disagio enorme che vivono i cittadini in quelle aree. Il fatto che si arrivi a rischiare addirittura il linciaggio come è successo a lui aggiunge ulteriore gravità. Auspico che i responsabili possano essere identificati e rispondere delle proprie azioni al più presto. Così come auspico che questo grave episodio non impedisca a Brumotti di proseguire il suo importante lavoro per fare luce sulle marginalità, sul crimine e sul degrado delle nostre città”.
L’episodio evidenzia le difficoltà e i rischi affrontati dai giornalisti durante il loro lavoro investigativo, mettendo in luce la necessità di proteggere il diritto alla libertà di informazione.