“Vedere”, “condividere” e “custodire” sono i tre verbi utilizzati da Papa Francesco nell’omelia di oggi domenica 25 luglio 2021 per descrivere il rapporto tra le generazioni
In questa prima Giornata Mondiale dedicata ai nonni e agli anziani, Sua Santità , auspica una nuova alleanza per condividere il tesoro comune della vita, per sognare insieme e per preparare il futuro di tutti, superando egoismi e solitudini.
Vedere: “C’è bisogno di uno sguardo attento ,quello stesso sguardo che anche i nonni e gli anziani hanno avuto con noi” fa notare il Papa “quando, nella nostra infanzia, si sono presi cura di noi. Dopo una vita spesso fatta di sacrifici, non sono stati indifferenti con noi o indaffarati senza di noi. Hanno avuto occhi attenti, colmi di tenerezza. Quando stavamo crescendo e ci sentivamo incompresi, o impauriti per le sfide della vita, si sono accorti di noi, di cosa stava cambiando nel nostro cuore, delle nostre lacrime nascoste e dei sogni che portavamo dentro. Siamo passati tutti dalle ginocchia dei nonni, che ci hanno tenuti in braccio. Ed è anche grazie a questo amore che siamo diventati adulti.“
Condividere: “Oggi c’è bisogno di una nuova alleanza tra giovani e anziani, di condividere il tesoro comune della vita, di sognare insieme, di superare i conflitti tra generazioni per preparare il futuro di tutti. Senza questa alleanza di vita, di sogni e di futuro, rischiamo di morire di fame, perché aumentano i legami spezzati, le solitudini, gli egoismi, le forze disgregatrici. Solo unendo profezia ed esperienza, tradizione e freschezza possiamo andare avanti“. Afferma ancora il Papa.
Custodire: “Nessuno è da scartare. I nonni e gli anziani non sono degli avanzi di vita, degli scarti da buttare. Non perdiamo la memoria di cui gli anziani sono portatori, perché siamo figli di quella storia e senza radici appassiremo. Essi ci hanno custoditi lungo il cammino della crescita“.
E ancora “Alleiamoci con loro. Impariamo a fermarci, a riconoscerli, ad ascoltarli. Non scartiamoli mai … impariamo a condividere con loro del tempo. Ne usciremo migliori.“