Stamane i militari della Guardia di Finanza di Caserta, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di cinque soggetti gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di usura, estorsione e violenza privata, tutti aggravati dall’utilizzo del c.d. “metodo mafioso”.

Le accuse a carico degli arrestati sono maturate in seguito a mirate attività investigative che hanno permesso, nel giro di qualche mese, di accertare condotte usuraie ed estorsive poste in essere da: C. C. 59enne di Santa Maria a Vico (CE), già condannato in via definitiva per il reato di associazione mafiosa in quanto ritenuto vicino al clan camorristico “MASSARO-DI PAOLO”, attivo nei Comuni di San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico e nelle zone limitrofe. Sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere: D. C. A., 41enne di Santa Maria a Vico e B.A., 44enne di San Felice a Cancello, entrambi già agli arresti per reati in materia di sostanze stupefacenti. Condotti in carcere anche C. A.O, 41enne di Arienzo e G. V., 37enne di Santa Maria a Vico.
Le Fiamme gialle hanno così ricostruito tutti gli avvenimenti, hanno infatti accertato che, tramite la forza intimidatrice del clan, gli odierni arrestati hanno concesso prestiti a tassi usurai nei confronti di un imprenditore, quest’ultimo chiamato a pagare interessi quantificabili nell’80% su base annua e, per tale motivo, costretto a seguito di atti violenti e minacciosi a cedere beni immobili del valore di oltre 300.000 euro.

il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca c.d. “per equivalente” dei proventi delle condotte delittuose, pari agli interessi usurai indebitamente percepiti dai soggetti coinvolti. In esecuzione di tale provvedimento, la Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro autoveicoli, terreni, quote societarie e disponibilità liquide per un valore complessivo di euro 173.000.
L’operazione di stamane costituisce un’importante testimonianza circa il costante lavoro svolto dalla Guardia di Finanza di Caserta e dell’Autorità Giudiziaria partenopea nel combattere i fenomeni criminali legati all’usura e all’estorsione, sempre più radicati a causa della devastante crisi economica che sta colpendo interi settori commerciali, a causa dell’emergenza epidemiologica non ancora del tutto superata. L’obiettivo di reprimere questo pericoloso fenomeno criminale è stato formalizzato anche attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa siglato tra la Procura sammaritana e il comando provinciale della guardia di finanza di Caserta, allo scopo di fornire copertura e sostegno adeguato alle vittime dell’usura e di intervenire tempestivamente con tutti i mezzi e gli organismi inquirenti messi a disposizione.