Qualità della vita 2022, classifica province in cui si vive meglio: Bologna prima, male Napoli e Caserta
Diffusa la 33esima edizione del rapporto de "Il Sole 24 Ore" con la classifica stilata secondo 90 indicatori statistici. La Campania tra le peggiori regioni italiane, soprattutto per sicurezza, giustizia e tasso di occupazione
Il Sole 24 Ore ha pubblicato la sua consueta indagine sulla qualità della vita, arrivata alla 33esima edizione. Ebbene, Bologna risulta la provincia italiana in cui si vive meglio: il capoluogo emiliano torna in vetta alla classifica generale della storica indagine che viene pubblicata ogni anno, dal 1990. Si tratta della quinta medaglia d’oro dopo quelle conquistate nel 2000, 2004, 2011 e 2020.
Seconda Bolzano, da sempre stabilmente nella top ten. Terza Firenze, che scala otto posizioni rispetto allo scorso, addirittura 24 se il paragone è con il 2020. Siena scala posizioni ed è quarta, poi Trento. Città Metropolitane in calo: Milano ottava, Roma 31esima, Torino 40esima.
La Campania tra le peggiori regioni italiane, soprattutto per sicurezza, giustizia, tasso di occupazione e giovani che lavorano. Sprofonda Napoli, 98esima (perde otto posizioni nei confronti del 2021) è penalizzata dalla più elevata densità abitativa e dal record negativo di rapine su strada. Caserta riesce addirittura a fare peggio: 99esima.Salerno è comunque nei bassifondi, al 97esimo posto. E Avellino e Benevento non se la passano certo meglio: rispettivamente 84esima e 82esima. Solo Calabria e Sicilia, nel complesso, fanno registrare un trend peggiore rispetto alla Campania che è nei bassifondi in quasi tutti gli indicatori.
I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità: due indicatori sull’inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (dalla qualità della vita di giovani, bambini e anziani all’Indice di sportività e quello del clima).
Analizzando i risultati a livello regionale, l’Emilia-Romagna mostra un buon posizionamento: accanto al primato di Bologna la classifica vede Parma al nono posto e Reggio Emilia al 13esimo. Le provincie del Trentino Alto Adige restano salde nella top ten, con Bolzano (in foto) al secondo e Trento al quinto posto. In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al 4° posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto
Tra le città metropolitane, Milano – che nel 2021 era in seconda posizione – resta nella top ten ma scende all’ottavo posto, Cagliari sale di due posizioni (18esimo posto), Genova è al 27esimo posto (perde solo una posizione), Torino al 40esimo (-12 posizioni). Roma perde 18 posizioni e si attesta al 31esimo posto. Alla Capitale va il record negativo nell’indice di litigiosità (cause civili iscritte nei tribunali nel primo semestre di quest’anno) e il terz’ultimo posto nell’indice sintetico che fotografa il benessere delle generazioni più giovani.
La nuova edizione dell’Indice della Qualità della vita delle donne, che sintetizza 12 parametri, rivela che ad offrire maggior benessere alle donne è la provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari. La provincia lombarda registra il gap occupazione di genere più basso in Italia (pari al 7,1% contro una media nazionale del 19,4%), uno dei tassi di occupazione femminile più alti del Paese (69%) e il record di giornate retribuite a dipendenti donne (il 75,3% del massimo teorico)
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