Nell’indagine non mancano “nomi eccellenti“. Primo tra tutti quello di Pasquale Vitale, avvocato casertano ex vicepresidente del Cda di Agrorinasce. Per lui il gip ha rigettato la richiesta di applicazione della misura cautelare. Secondo gli inquirenti Vitale avrebbe fatto da trait d’union tra Savoia ed il sindaco di Caserta Carlo Marino (per il quale non è stata avanzata richiesta di custodia cautelare) facendo da intermediario per la gara da aggiudicare alla Xeco di Savoia.
Figura anche il sindaco di Caserta Carlo Marino, del Pd, tra gli indagati nell’inchiesta della Dda Napoli (pm Fabrizio Vanorio e Maurizio Giordano, aggiunto, Rosa Volpe). Sia per Vitale che per Marino non sono state chieste misure cautelari dalla Dda. Nell’ambito della stessa indagine, nel novembre 2018, a Marino, allora al primo mandato da sindaco, furono perquisiti studio e abitazione.
Le gare indette dai comuni, su cui indaga l’Antimafia: Aversa, Cellole, San Marcellino, Gaeta, Casandrino, Frattamaggiore, Pollena, Arzano, Caserta, Carife, Paduli, Arienzo, Cancello ed Arnone, Carinaro, Casaluce, Casapesenna, Falciano, Gricignano D’Aversa, Lusciano, Maddaloni, Roccamonfina, San Prisco, Santa Maria Capua Vetere, Sant’Arpino, Sessa Aurunca, Succivo, Villa Di Briano, Villa Literno, Lagonegro, Minturno, Volla, Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casandrino, Lacco Ameno, Marano, Marigliano, Pimonte, Eboli, Giffoni Vallepiana.
A Curti, sei i destinatari dell’ordinanza. C’è anche il sindaco Antonio Raiano, ai domiciliari insieme al comandante della polizia municipale.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono turbata libertà degli incanti, turbata libertà dei procedimenti di scelta del contraente, falsità in atti pubblici, in particolare di verbali di nomina di Commissioni giudicatrici di gare, ed attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti.
Su questo si sono concentrate le indagini dei Carabinieri per la tutela ambientale e la transizione ecologica e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul settore della raccolta, gestione e smaltimenti dei rifiuti urbani, culminate questa mattina nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 indagati, tra imprenditori operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed esponenti della pubblica amministrazione: cinque gli arresti domiciliari, un indagato è stato sottoposto alla custodia in carcere, l’imprenditore Carlo Savoia, tra i quali spicca il nome del sindaco di Curti Antonio Raiano.
Secondo gli investigatori, esisterebbe “un sistema collaudato, con ruoli ben definiti e metodologie ormai rodate in anni di attività, creato allo scopo di ottenere bandi di gara di comodo e ritagliati sulle esigenze privatistiche degli imprenditori coinvolti nel settore della raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti urbani, in relazione ad appalti anche di centinaia di milioni di euro“. Nel corso delle indagini sono state utilizzate intercettazioni telefoniche e ambientali e sono stati eseguiti sequestri di notevole documentazione anche informatica.
Con l’ordinanza cautelare di stamattina è finito in carcere Carlo Savoia, ai domiciliari, invece, G. C., M.I., G.D.A., A.R., e I.F., saranno le successive fasi del procedimento, precisano i carabinieri, “a stabilire se i soggetti indagati siano o meno responsabili delle condotte delittuose loro attribuite, in ogni caso gli elementi indiziari acquisiti dagli investigatori nel periodo di indagini circa le modalità di affidamento e gestione dei bandi di gara da parte di diversi Comuni delle province di Napoli e Caserta, sono basati su una serie di elementi obiettivi e tra loro convergenti, tra cui intercettazioni telefoniche e soprattutto ambientali supportate da servizi di osservazione, perquisizione e sequestri di notevole documentazione anche informatica“. Nel corso del procedimento, inoltre, sono già stati effettuati interrogatori di diversi indagati, già destinatari di perquisizioni.