Rimandata al primo agosto l’apertura della stagione dei saldi estivi per le attività commerciali in Campania. La decisione di posticipare di circa un mese il periodo di sconti rispetto al giorno che era stato previsto inizialmente, sabato 4 luglio, è stata presa nel corso della conferenza Stato-Regioni in virtù delle circostanze straordinarie scaturite dall’esplosione dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. La misura è stata varata al fine di fornire un po’ di ossigeno ai negozi operanti nel settore dell’abbigliamento, rimasti chiusi durante il lockdown nei mesi di marzo e aprile. È stata quindi rilevata la stringente esigenza, per gli esercenti dell’indotto, di poter riprendere quanto più fiato possibile con le vendite di giugno e luglio che, dopo oltre sessanta giorni di totale inattività e nessun incasso, risulteranno decisive per la sopravvivenza di molti negozianti e piccoli imprenditori. Tale decisione, si spera, consentirà ugualmente ai commercianti di beneficiare di un buon afflusso di clienti, in una situazione messa già a dura prova dalle stringenti regole sanitarie in vigore per l’accesso ai negozi e per la prova dei capi di abbigliamento.
In contesti ordinari, i saldi invernali sono solitamente previsti dalla legge per il primo sabato del mese di gennaio, mentre quelli estivi vengono fissati durante il primo fine settimana di luglio. Tale ordinamento, tuttavia, prevede la possibilità di deroghe straordinarie, già utilizzate in passato. A esporre le modalità e le motivazioni della decisione presa in seno alla Conferenza Stato-Regioni è stato il dirigente di Confcommercio Campania, Pasquale Russo, il quale ha evidenziato come la legge regionale della Campania preveda che le richieste di spostamento delle date di inizio della stagione dei saldi debbano essere sempre portate all’attenzione della conferenza, che dopo aver ricevuto una richiesta formale in tal senso deve provvedere ad autorizzare la variazione di calendario.
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