Una vasta attività di spaccio ambulante, gestita tramite un’app di messaggistica istantanea, tre telefoni cellulari e un’automobile. Era il fiorente business portato avanti nella frazione di Fuorni, a Salerno, da M.D., pluripregiudicato sessantenne del luogo, già noto alle forze dell’ordine anche per contatti diretti col mondo della malavita organizzata. Sono stati gli agenti della squadra mobile della polizia di Stato a cogliere l’uomo con le mani nel sacco: a seguito di diverse segnalazioni ricevute in merito, gli uomini della sezione criminalità diffusa hanno dato il via, nel corso della serata del 6 febbraio, a un’operazione di osservazione e pedinamento del soggetto la cui utilitaria, come spesso accadeva, si aggirava nell’area compresa tra via Ostaglio e via delle Calabrie.
Ad un certo punto, a seguito di un contatto avvenuto tramite telefono, lo spacciatore è stato avvicinato da un cliente occasionale che, dopo aver consegnato all’uomo una banconota da 20 euro, ha ricevuto dal finestrino dell’automobile un piccolo involucro di plastica contenente della droga, più tardi identificata come di tipo cocaina-crack. Intervenuti tempestivamente, gli agenti sono riusciti a fermare il sospetto che, dopo una perquisizione personale, si è rivelato essere in possesso di 765 euro in banconote di vario taglio, ritenuti dagli inquirenti il ricavato dell’attività illecita. A seguito dell’ispezione sui tre cellulari dell’arrestato, gli agenti hanno rinvenuto nelle memorie degli apparecchi diversi messaggi riportanti accordi su appuntamenti, dosi e somme di danaro che comproverebbero, in maniera inoppugnabile, l’attività di spaccio. In base al pensante quadro indiziale, per l’uomo è scattata la misura della custodia cautelare ai domiciliari, in attesa del giudizio di convalida da parte dell’autorità giudiziaria.
Sempre nel corso della serata del 6 febbraio, una volante della polizia di stato di Salerno ha tratto in arresto, in zona santa Lucia, un sedicenne di origine senegalese, D.A.A., con l’accusa di tentata rapina ad una rivendita di tabacchi. Il tutto è partito da una telefonata arrivata presso la sala operativa della Questura: gli agenti, tempestivamente giunti nei pressi dell’attività commerciale, hanno sorpreso il minore nel bel mezzo di una colluttazione con il titolare della rivendita e il figlio di quest’ultimo. Solo pochi minuti prima il ragazzo, infatti, era entrato nel negozio armato di un piccolo dispositivo che emanava scintille, intimando i proprietari di consegnargli il contenuto della cassa. Bloccato e arrestato, per il sedicenne si sono aperte le porte del centro di prima accoglienza per minori di Salerno, mentre continuano le indagini degli agenti per stabilire se al fermato siano attribuibili altre tre rapine, recentemente perpetrate ad altre rivendite di tabacchi nel centro città.
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