Domenica scorsa, 21 agosto 2022, l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, con un “post” su Twitter ha condiviso le immagini di alcune straordinarie aurore polari.
L’astronauta, impegnata da aprile nella missione “Minerva” a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ha commentato le fotografie “Durante la scorsa settimana abbiamo assistito alle più sbalorditive aurore che io abbia mai visto in oltre 300 giorni passati nello Spazio“, si legge nel suo tweet, in cui si parla anche della recente intensa attività del Sole che ha inciso fortemente sul fenomeno e sull’intensità delle aurore. Dagli hashtag usati da Cristoforetti appare chiaro che le foto si riferiscono alle aurore australi, che si formano nell’area del Polo Sud della Terra, non a quelle boreali che si possono ammirare ad esempio. nel Nord Europa.
Le aurore polari sono spettacolari fenomeni ottici che si verificano nella rarefatta ionosfera, dovuti all’interazione tra le particelle cariche elettricamente del vento solare e i gas atmosferici. Si caratterizzano per le variopinte strutture sinuose – gli archi aurorali, tipicamente verdi e azzurri – che si generano in associazione alle linee del campo magnetico terrestre, contro il quale impattano e si allineano le particelle espulse dall’attività solare. Le aurore sono visibili tipicamente ai poli – dove converge il campo magnetico del pianeta – e prendono il nome di aurora borealis (aurora boreale) e aurora australis (aurora australe) quando si verificano rispettivamente nell’emisfero settentrionale e in quello meridionale.



