Ha rubato energia elettrica per oltre 70.000 euro con l’ausilio di un attacco abusivo alla rete al fine di fornire elettricità al suo bar. I carabinieri di San Giuseppe Vesuviano hanno arrestato in giornata una ventunenne, proprietaria di un locale esercizio commerciale.
Secondo quanto emerso dalle ispezioni condotte dei militari dell’Arma, con il fondamentale supporto dei tecnici e degli ingegneri dell’Enel, la proprietaria del bar situato nel centro storico della cittadina vesuviana aveva realizzato un allaccio abusivo alla rete pubblica procurandosi, con questo escamotage, l’energia elettrica sufficiente per poter svolgere la propria attività senza pagare nemmeno un centesimo in bolletta e scaricare così le spese energetiche dell’esercizio commerciale a discapito della collettività. L’importo complessivo dei consumi evasi, secondo quanto stimato dai tecnici della compagnia energetica, ammonta a circa 70.000 euro. I carabinieri hanno arrestato la donna con l’accusa di furto aggravato di energia elettrica, sottoponendola di conseguenza alla misura degli arresti domiciliari in attesa che riceva il giudizio da parte dei giudici.

Le ispezioni dei militari della Benemerita negli esercizi commerciali della zona sono poi continuate nell’arco di tutta la mattinata. Numerose infatti sono state le sanzioni elevate in violazione delle normative di igiene e di sicurezza sui luoghi di lavoro. In totale, i carabinieri della locale tenenza, accompagnati dagli ispettori sanitari dell’Asl Napoli 3 Sud, hanno elevato multe per un totale di 25.000 euro. Prosegue invece a Sant’Anastasia, non lontano da San Giuseppe Vesuviano, la lotta dei carabinieri alle truffe. Nei giorni scorsi i militari hanno arrestato un trentaquattrenne del posto che aveva tentato di raggirare un anziano di 81 anni la famosa “truffa dello specchietto”, facendosi consegnare dalla vittima una cospicua somma di denaro in contanti. Bloccato dalle forze dell’ordine grazie alle segnalazioni dei passanti, l’autore dell’imbroglio è stato pertanto denunciato per truffa e sottoposto anch’egli alla misura degli arresti domiciliari.
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