Nella mattinata di oggi, i carabinieri della stazione di San Prisco hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura, nei confronti di 7 persone. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di detenzione a fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti di tipo hashish, marijuana, cocaina e crack. I territori interessati dalle misure cautelari, in parte agli arresti domiciliari e in parte in carcere, sono i Comuni di Santa Maria Capua Vetere, San Prisco, Capua, Caserta e Caivano.
Dopo un’articolata attività investigativa, coordinata dall’Ufficio della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta dall’agosto 2017 al marzo 2019, sono stati documentati numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti a un gran numero di clienti residenti nella zona tra i comuni di Curti, San Prisco, Casapulla, Santa Maria Capua Vetere e altri paesi limitrofi. Le investigazioni dei carabinieri sono procedute attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, dichiarazioni rese dagli acquirenti, servizi di osservazione, perquisizioni, sequestri e arresti in flagranza di reato.
I militari dell’Arma dei carabinieri di San Prisco hanno rilevato un collaudato sistema di consegna delle sostanze stupefacenti che prevedeva appuntamenti presso le abitazioni degli indagati, o presso altri luoghi, decisi di volta in volta. Sono risaliti al dato qualitativo e quantitativo delle sostanze stupefacenti, attestando che le cessioni avevano principalmente come oggetto involucri di hashish, cocaina e crack. L’hashish veniva venduto a 10 euro per ogni 1-2 grammi, la cocaina a 10 euro per ogni 0,1 grammo e il crack veniva venduto dai 30 ai 50 euro per dosi da 0,3 grammi o 0,5 grammi. Complessivamente, gli indagati si sono resi colpevoli di 248 episodi di cessione della droga e di 25 episodi di detenzione di elevati quantitativi di hashish a fini di spaccio. I carabinieri hanno posto sotto sequestro 860 grammi di hashish e 90 di marijuana.
Le intercettazioni delle forze dell’ordine hanno permesso di captare i contenuti delle conversazioni, caratterizzate da un linguaggio criptico e convenzionale che usava termini come “caffè”, “biglietti”, “prevendite”, “bollette”, “caldaia”, “piccolo”, “grande”. Il Giudice per le indagini preliminari, condividendo l’accusa della Procura, ha disposto per 3 degli indagati la misura degli arresti domiciliari, mentre per gli altri 4 la misura della custodia cautelare in carcere. Per Donato Di Caprio, 55 anni, Antonio Crispino, 60 anni e Lucia Amendola, 51 anni, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. Invece, per Giuseppe Gambardella, 38 anni, Gianluca Coppola, 28 anni, Biagio De Gennaro, 52 anni e Antonio Di Rienzo, 50 anni, è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere.
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