A 29 anni dalla scomparsa di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta, nell’attentato di via D’amelio, in tutta Italia si celebra il ricordo di un grande magistrato che ha cambiato, insieme al compagno di viaggio Giovanni Falcone, a cui è toccata la stessa sorte, le vicende della storia del nostro Paese e le menti di tante generazioni dopo un colpo allo Stato cosi evidente. Si è parlato di depistaggio, di lotta tra i poteri forti, nel corso degli anni si sono susseguiti processi, mandanti e braccia legati da un filo rosso che ancora appare sfocato agli occhi di noi tutti. Due dei tre figli di Borsellino non parteciperanno a nessun evento, Lucia resterà a Roma dove vive e Fiammetta ha già lasciato Palermo. In via D’Amelio c’è ancora l’albero della pace zeppo di lettere che i passanti appendono ai rami quotidianamente. E’ un giorno di riflessione questo, su quello che è stato e su quello che c’è ancora da fare.
Nel quartiere Sanità a Napoli si terrà un acceso dibattito, tra i presenti Gianni Maddaloni maestro di Judo di Scampia, Patrizia Sannino criminologa, Salvatore Paternoster Presidente associazione Giovani Promesse, Nicola Morra Presidente Commissione Antimafia e il magistrato Catello Maresca. L’evento si terrà alle ore 18.30 nella piazza centrale, dove qualche anno fa morì Genny Cesarano, ucciso per errore all’età di 17 anni. Numerose le testimonianze che verranno rilasciate e che potranno servire da monito a tutti i giovani che vedono il concetto di legalità così lontano dal proprio modo di vedere.