Da diversi giorni, ormai, i Campi Flegrei sono stati colpiti da numerose scosse di terremoto, fortunatamente di lieve intensità, ma che hanno comunque allertato i sismologi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Ma oltre alle scosse continue, a preoccupare è soprattutto il fenomeno dell’innalzamento del suolo: arrivato a un centimetro e mezzo dall’altezza registrata negli anni Ottanta.
L’ultima scossa, la più intensa di questo recente sciame sismico, si è verificata nei Campi Flegrei alle 19,45 di ieri, martedì 29 marzo, con magnitudo 3,6 e profondità 2700 metri, ed è stata avvertita chiaramente da numerosi cittadini residenti a Pozzuoli, in particolare nelle zone della Solfatara e nell’area della caldera di Pisciarelli.
L’intera area è stata interessata da uno sciame sismico durante la notte, ben 14 le scosse di bassa intensità registrate, di cui tre più intense avvertite dai residenti: a mezzanotte e 6 minuti di magnitudo 1,1, a 2.200 metri di profondità; e all’una e 31, sempre di magnitudo 1,1 a 1300 metri. Entrambe le scosse localizzate nell’area di Agnano Pisciarelli – come peraltro registrato anche nello sciame sismico di qualche giorno fa – oltre al terremoto delle 03.58 con magnitudo 1 nell’area del vulcano Solfatara. Lo sciame sismico, secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Vesuviano, ha fatto registrare un ultimo evento alle 6.50.