In arrivo un fine settimana di disagi in tutta Italia per chi dovrà viaggiare in treno. Proclamati da alcune sigle sindacali autonome scioperi nazionali del personale di bordo che quello di macchina, con uno stop alla circolazione ferroviaria dalle ore 21 di sabato 23 alle 21 di domenica 24 marzo. La mobilitazione coinvolge il Gruppo Fs Italiane (con ripercussioni sugli Intercity, le Frecce e i Regionali), Italo e Trenord.,
Secondo una nota del Gruppo Fs, lo sciopero avrà un impatto “significativo” su Trenitalia, potenzialmente causando cancellazioni parziali o totali dei servizi. È importante notare che gli effetti dello sciopero potrebbero manifestarsi anche prima dell’inizio ufficiale e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero stesso.
Nonostante lo sciopero, Trenitalia garantirà alcune corse nazionali obbligatorie per legge, le cui informazioni sono disponibili sul sito dell’azienda. Salvi anche i treni regionali nelle fasce orarie più battute dai pendolari, quelle tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21. Saranno poi disponibili informazioni su collegamenti e servizi attivi sull’app Trenitalia, sulla sezione Infomobilità sul sito web trenitalia.com, sui canali social e web del Gruppo Fs Italiane e al numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, i self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
Anche Italo ha già pubblicato sull’apposita sezione del suo sito l’elenco dei treni garantiti durante lo sciopero, dimostrando impegno nel minimizzare i disagi per i viaggiatori. Per quanto riguarda Trenord, sabato sera viaggeranno i treni entro le ore 21:00 con destinazione finale per le ore 22:00 – in caso di cancellazione saranno previsti bus diretti per l’aeroporto.
Le motivazioni dello sciopero nazionale dei trasporti
Lo sciopero nazionale dei trasporti è stato chiamato per rispondere alle numerose problematiche che il settore segnala da tempo. Sono diversi i temi portati nelle due giornate: dall’adeguamento salariale all’inflazione in crescita, fino a un nuovo contratto nazionale.
Non manca il tema della sicurezza e la salute sul posto di lavoro, un tema centrale a fronte dei numerosi incidenti che si sono verificati di recente nel mondo del lavoro. I sindacati rivendicano soprattutto la condizione di lavoro, che deve tornare entro orari fattibili. Al momento, dicono i sindacati, alcuni lavoratori sono costretti a prestare servizio anche fino a 11-12 ore al giorno, con un solo giorno di riposo a settimana. Si tratta di un lavoro continuo, che i sindacati definiscono “a ciclo continuo”, considerando che la pausa è di appena 7 ore tra un turno e l’altro. “L’auspicio è che tutti i capitreno e i macchinisti aderiscano in massa a questa agitazione” dicono i sindacati.
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