Sciopero generale della scuola proclamato da Flc Cgil; Cisl Scuola; Uil Scuola; Snals e Gilda, a cui si è aggiunto Anief. E’ possibile che alcune scuole restino chiuse o quanto meno ci siano disservizi con entrate posticipate, uscite anticipate oppure ore buche. In vista dell’azione di sciopero ricordiamo che sono garantiti i contingenti minimi (La Legge 146/90 prevede che in caso di sciopero nei servizi pubblici essenziali (tra cui la scuola) il Dirigente del servizio (il Dirigente scolastico) formi un gruppo minimo (contingente) di lavoratrici e lavoratori che non sciopera per garantire le prestazioni indispensabili (o servizi minimi) solo per il personale ATA, non per i docenti
Per l’occasione, è stata organizzata anche una manifestazione a Roma a partire dalle 10.30 in Piazza Santi Apostoli. Tanti i motivi dietro alla protesta il cui snodo parte “contro l’invasione di campo operata dal Governo con il decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022 in materie, salario e carriera, che sono di esclusiva competenza delle parti negoziali”. Ivana Barbacci, segretaria generale di Cisl Scuola, dichiara “Da un lato si vuole riaffermare il diritto del personale della scuola a un dignitoso rinnovo del contratto dall’altro si vuole dire no a interventi fatti per legge su materie come la formazione in servizio e il trattamento economico, di diretto impatto sul rapporto di lavoro e quindi da disciplinare in via negoziale”. Aggiunge Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cgil, “è arrivato il momento di dire basta a un atteggiamento del governo che è chiaramente contro gli interessi della scuola pubblica e lo sciopero serve a protestare contro l’idea di un sistema di reclutamento che è pensato in realtà senza tenere conto dell’interesse di chi è precario oggi per cui non si prevede nessun percorso di stabilizzazione, non si riconosce l’attività svolta, non c’è nulla di tutto quello che serve”