Scuola, arrivano i tamponi “lecca-lecca” per monitorare la diffusione del Covid-19
In Campania i test salivari verranno utilizzati già a partire dal 15 settembre. Per l'assessora regionale all'Istruzione Lucia Fortini bisogna garantire lo svolgimento delle lezioni in piena sicurezza ma gli studenti vaccinati sono meno della metà
Arrivano nelle scuole italiane, per garantire la ripartenza dell’anno scolastico in piena sicurezza, i tamponi salivari “lecca-lecca”, noti anche come lollipop: verranno utilizzati dagli istituti scolastici per monitorare la diffusione del Covid-19 tra la popolazione studentesca. Questa tipologia di test, importato e distribuito dall’azienda pavese Ferrari Laboratory, permetterà di effettuare il test rapido nel giro di una decina di minuti, rilevando e processando la carica virale presente nella saliva. Il test risulta essere accurato e preciso, senza margine di errore, ed è certificato dalla Comunità Europea oltre a essere riconosciuto come dispositivo medico-diagnostico efficace dal ministero della Salute. Il suo costo è molto contenuto se paragonato a quello del classico tampone molecolare e si aggira attorno ai tre euro; inoltre, essendo facile da usare in quanto poco invasivo e fastidioso, è perfetto per essere impiegato per i bambini. Ed è proprio grazie a queste sue caratteristiche di comodità e di praticità che potrà essere utilizzato per monitorare con facilità dal diffusione del virus del Sars-Cov-2 tra la popolazione studentesca.
Questo nuovo e innovativo sistema di screening verrà utilizzato anche in Campania a partire dalla data di inizio della scuola, fissata per il 15 settembre. Ad annunciarlo è stata la stessa assessora regionale all’Istruzione Lucia Fortini. I test salivari, completamente gratuiti e facoltativi, saranno rivolti agli studenti delle scuole elementari e medie, ossia nella fascia d’età che va dai 6 agli 11 anni e in quella che va dai 12 ai 14 anni. L’operazione di campionamento verrà effettuata a discrezione delle famiglie degli studenti per un totale che va dai 20.000 ai 40.000 test al mese i quali verranno eseguiti negli istituti campani individuati dalla Regione secondo determinati criteri. “Già da domani – fa sapere l’assessora all’Istruzione – ci incontreremo e ci confronteremo con i dirigenti scolastici per attuare un piano di monitoraggio efficace che possa coinvolgere un numero più ampio possibile di studenti”. L’iniziativa, dunque, ha l’obiettivo di monitorare la diffusione del virus tra i banchi di scuola, in particolare tra la platea studentesca che a causa della giovane età non ha ricevuto ancora il vaccino anti-Covid.
Sempre all’incontro di domani, al cui tavolo parteciperanno anche le Asl provinciali, si deciderà su come proseguire la campagna di vaccinazione scolastica. “La prima data utile – afferma la Fortini – potrebbe essere il 6 settembre. Secondo il nostro programma ci saranno dei veri e propri tour vaccinali nelle scuolecon l’utilizzo dei camper messi a disposizione dalle Asl.Gli studenti dai 12 anni in su, accompagnati dai propri genitori, potranno vaccinarsi senza prenotazione.Contiamo di completare la campagna vaccinale entro ottobre e già a partire dai prossimi giorni ci saranno importanti novità per la scuola”, conclude l’assessora all’Istruzione. Entro la data dell’8 settembre, infine, secondo quanto preannunciato da Palazzo Santa Lucia, sarà lanciato il bando regionale per l’edilizia scolastica, il quale permetterà di realizzare importanti interventi di manutenzione e di adeguamento degli edifici scolastici per affrontare al meglio l’emergenza epidemiologica ancora in corso.
In Campania è infatti in corso una vera e propria corsa contro il tempo per garantire lo svolgimento in sicurezza delle lezioni in presenza al fine di ridurre al minimo il ritorno alla didattica a distanza. Solamente durante l’anno scolastico 2020-2021, secondo il portale Tuttoscuola, nella nostra regione si è registrata una perdita di circa 8.000 studenti nell’età della scuola dell’obbligo, il che lancia un pericoloso campanello d’allarme circa l’alta incidenza della dispersione scolastica accentuata e aggravata dalle conseguenze della crisi pandemica e dalla stessa DAD. Per quel che riguarda infine il numero delle vaccinazioni nella nostra regione manca all’appello oltre la metà degli studenti che rientrano nell’età vaccinale. Nella fascia che va dai 12 ai 19 anni solo 205.228 studenti hanno ricevuto la seconda dose del vaccino, ossia il 40,55% su un totale di 506.070 studenti, mentre quelli che hanno ricevuto la prima dose sono di poco superiori e si attestano attorno al 48,46%. Le percentuali più basse i si registrano nei ragazzi tra i 12 e i 13 anni, con tassi di adesione rispettivamente del 16% e del 39%, il che sta a dimostrare la diffidenza dei genitori nel far vaccinare i propri figli. Si tratta di una situazione non semplice da risolvere, la quale necessita soluzioni drastiche e tempestive da parte della Regione poiché il rischio di svolgere un altro anno scolastico “a singhiozzo” è dietro l’angolo.
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