“L’esame di maturità sarà come prima della pandemia, la legge del 2017 che regola l’esame di Maturità è la legge in vigore. Prima di decidere ho sentito esperti e addetti ai lavori. Alla fine è parsa la soluzione più ragionevole. Se dovesse funzionare male, si interverrà, ma l’idea che si cambi la maturità solo per mettere un timbro trovo sia inappropriata”. È quanto ha riferito il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un’intervista a La Stampa. E continua “Il colloquio interdisciplinare deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non deve esserci l’interrogazione in italiano, in greco o in matematica. Su questo invierò una circolare che chiarirà esattamente come andrà svolto il colloquio”. A seguire con apposita CM si chiarirà come andrà svolto il colloquio interdisciplinare che “deve valorizzare le competenze e verificare la capacità di fare collegamenti”.
Valditara ha poi affrontato altri temi come: lo stipendio dei docenti (in arrivo un miliardo per il comparto pubblico da destinare, in attesa del rinnovo del contratto, ad una una tantum per i dipendenti statali nel 2023. L’indennità è pari all’1,5% dello stipendio per le 13 mensilità. E continua “pagando di più gli insegnanti più formati e con responsabilità particolarmente delicate come i docenti tutor, noi intendiamo valorizzare il merito di chi si assume particolari responsabilità”. Il Ministero, all’uopo, istituisce un fondo finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico. In particolare, con tale fondo si intendono sostenere azioni di orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica, con iniziative tese alla definizione della personalizzazione dei percorsi per gli studenti, nonché le attività realizzate in attuazione del PNRR.
Il Ministero ancora: promuove specifiche iniziative di integrazione di attività, metodologie e contenuti, volte a sviluppare e rafforzare le competenze STEM, digitali e di innovazione; definisce le misure per la riforma della definizione e riorganizzazione del sistema della rete scolastica; provvede a fondi aggiuntivi da destinare ai concorsi scuola; proroga il concorso per dirigente tecnico da bandire indetto nel 2019; attua la riforma dell’orientamento; stanzia un contributo di 30 milioni dal 2023 per le scuole paritarie; eroga fondi per l’edilizia scolastica per avviare attività di ricognizione e valutazione di strutture scolastiche in dismissione, dotate di apposito certificato di agibilità, da destinare allo svolgimento delle attività scolastiche per l’anno scolastico 2023-2024; riformula il reddito di cittadinanza solo per chi ha concluso scuola dell’obbligo (per i beneficiari del reddito di cittadinanza appartenenti alla fascia di età compresa fra i 18 e i 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo formativo, l’erogazione del contributo è condizionata anche all’iscrizione e alla frequenza di un corso di studi finalizzato all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione sino al conseguimento dell’obbligo formativo); incentiva piccoli aumenti in busta paga per redditi fino a 25mila euro; rivisita il Bonus Cultura 18enni che potrà arrivare a 1.000 euro (500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e altri 500 euro nell’eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100);aggiunge un ulteriore mese di congedo parentale, con retribuzione che sale dal 30 all’80% che potrà essere utilizzato anche dai papà; ed infine tocca alle pensioni, Quota 103 e verso la proroga di Opzione donna “possono conseguire il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni”, definita ‘pensione anticipata flessibile’.