Gli studenti di terza media conoscono finalmente il loro destino: gli esami di Stato previsti per giugno, secondo un calendario che varierà da istituto a istituto, torneranno nuovamente a svolgersi seguendo le direttive pre-Covid.
Ciò significa che gli esaminandi dovranno superare tre prove scritte, ovvero italiano, matematica e lingue, e un orale che prevede, oltre l’educazione civica, il collegamento tra le varie materie scolastiche. Inoltre, per essere ammessi sarà necessario aver svolto le prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’Invalsi, in calendario dal 3 al 28 aprile 2023. Questo è ciò che ha stabilito il ministero dell’Istruzione e del Merito tramite una apposita circolare.

Nello specifico i requisiti per essere ammessi
- aver frequentato le lezioni per almeno i tre quarti del monte ore annuale, “fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti”;
- non essere incorsi nella specifica sanzione disciplinare che sbarra l’accesso all’esame di Stato;
- partecipare, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’Invalsi.
Salta il requisito della sufficienza in tutte le materie, per poter accedere all’esame finale: gli studenti, a meno che non ci siano decisioni diverse da parte della commissione, potranno accedere anche col 5 in una o più materie.
Le tre prove scritte e la prova orale:
- Prima prova d’italiano, con oggetto un testo narrativo o descrittivo, un testo argomentativo e la comprensione e sintesi di un testo;
- Seconda prova sulle competenze logico-matematiche;
- Terza prova (di lingua): sarà articolata in due sezioni, una per ciascuna delle lingue studiate;
- Il colloquio orale, invece, verterà su tutte le materie e comprenderà una particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione dei problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio.
