“Sarà uno sconvolgimento epocale: chiunque realizzerà per primo un assistente personale con intelligenza artificiale farà sì che nessuno andrà più su un motore di ricerca, su un sito di produttività, su Amazon“. A dirlo è il fondatore di Microsoft Bill Gates durante un evento Goldman Sachs e SV Angel.
Secondo Gates l’impatto di una tale novità sarà così forte che la prima azienda a svilupparlo avrà un vantaggio sui concorrenti. Al momento, spiega, questi nuovi strumenti non sono ancora stati incorporati nelle esperienze quotidiane di ricerca degli utenti. Quando succederà, verranno creati assistenti digitali personali davvero intelligenti e pronti a servirci – anzi, ad anticipare – ogni bisogno, ogni informazione o ogni prodotto che stiamo cercando in un modo così efficiente che “non andremo più su un motore di ricerca, non andremo più su Amazon”.

Bill Gates dice anche che, tutto questo non avverrà in poco tempo. Il super assistente digitale è al momento molto distante da una sua possibile diffusione di massa. Ma – ne è sicuro – c’è il 50 per cento di possibilità che questo non venga creato da uno dei colossi della Silicon Valley, bensì da una startup. “Sarei deluso se Microsoft non ci arrivasse – aggiunge pensando all’azienda che lui stesso ha creato – ma sono molto impressionato dal lavoro di un paio di startup, come Inflection”, riferendosi a Inflection.AI, co-fondata da DeepMind Mustafa Suleyman, un ex dipendente di Open AI, che sta lavorando proprio a questo, un’assistente digitale personale chiamato Pi (Personal Intelligence).
Sul loro sito si legge: “Immaginate un’intelligenza artificiale che vi aiuti a comprendere a fondo gli argomenti che vi interessano davvero, invece di segnalare clickbait superficiali. Immaginate un’intelligenza artificiale che vi aiuti a immedesimarvi o addirittura a perdonare “l’altra parte”, invece di indignarvi e temerla. Immaginate un’intelligenza artificiale che ottimizzi i vostri obiettivi a lungo termine e non approfitti del vostro bisogno di distrazione quando siete stanchi alla fine di una lunga giornata. Questa è l’AI che stiamo creando”.
