Avevano occultato una grande quantità di sigarette di contrabbando nella propria autovettura e nel garage, ma sono stati scoperti. Arrestati due fratelli contrabbandieri, di 61 e 58 anni, entrambi di Napoli. È successo a Torre Caracciolo, frazione di Marano, dove la guardia di finanza del gruppo di Nola, durante dei controlli di routine su strada, ha fermato una macchina guidata da uno dei due contrabbandieri, effettuando successivamente un rapido controllo: all’interno della vettura sono state rinvenute diverse casse di sigarette, per un peso di circa 130 chilogrammi, nascosti sotto un’infrastruttura telonata scura. Le fiamme gialle hanno esteso la perquisizione anche all’interno del loro garage, trovando un’altra grossa quantità di “bionde”, per un totale di 246 chilogrammi di sigarette del tipo “cheap white”, marchio “Regine”, poste sotto sequestro. Un risultato, questo, frutto dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del gruppo di Nola, volto alla repressione di reati in vari settori.

Sempre nell’ambito delle operazioni di sequestro di sigarette di contrabbando, proprio all’inizio del mese di settembre, il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli aveva arrestato un pluripregiudicato di 46 anni originario di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, e residente a Torre Annunziata. L’uomo era già conosciuto per precedenti episodi legati sempre allo stesso reato. In questo caso, era stata sequestrata, in totale, circa mezza tonnellata di sigarette di contrabbando. L’operazione era stata portata a termine dai baschi verdi del Gruppo pronto impiego che, mentre transitavano nella centralissima via Cilea, durante un servizio di controllo, avevano notato un furgone procedere ad alta velocità. Grazie all’intervento di una pattuglia era stato possibile fermare il veicolo e procedere con un’ispezione: all’interno del mezzo era stato rinvenuto un grosso carico di “bionde” di contrabbando: 346 chilogrammi di sigarette del marchio “Regina rosse” e 150 chilogrammi di “Regina blu”. Il responsabile era stato processato con rito direttissimo e condannato a due anni di reclusione.
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