Nei territori di Napoli e provincia, i carabinieri forestali sono costantemente impegnati nel settore della sicurezza alimentare, nei confronti di reati contro la tutela dei consumatori. L’ attività del comando opera in difesa del patrimonio agro-forestale italiano, nella tutela dell’ambiente e del paesaggio, nel controllo sulla sicurezza della filiera agroalimentare, tutelando la salute dei cittadini e dei consumatori. In concomitanza con le festività pasquali, e il conseguente intenso giro di prodotti alimentari, i carabinieri forestali hanno organizzato vari controlli su tutta la provincia di Napoli.
L’attuale emergenza epidemiologica da Covid-19 non ha rallentato i controlli nel settore agroalimentare e di bio-sicurezza per la tutela del consumatore svolti dai militari del gruppo carabinieri forestali di Napoli. L’operazione è stata effettuata in collaborazione con i carabinieri del nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale. Durante i numerosi controlli effettuati, sono state accertate un gran numero di violazioni in materia di tracciabilità dei prodotti agroalimentari. La tracciabilità dei prodotti è l’insieme dei mezzi che permette di verificare la storia, i movimenti e il percorso effettuato da prodotti, oggetti e merce in genere. Nel caso dei prodotti alimentari, la tracciabilità assume un’importanza maggiore, visto che sulle etichette finali di confezionamento è necessaria la segnalazione della provenienza della materia prima principale.
Le numerose violazioni accertate dai militari del gruppo carabinieri forestali di Napoli, in collaborazione con i carabinieri del nucleo investigativo di polizia ambientale e agroalimentare del Nipaaf, hanno portato al sequestro di ben 245 chilogrammi di prodotti alimentari. Tra questi erano particolarmente presenti prodotti come salumi, formaggi, carni e uova, probabilmente oggetto di ordini e acquisti legati alla settimana attuale, con le imminenti festività di Pasqua che richiamano il consumo di pietanze tradizionali. In totale, le sanzioni amministrative comminate per queste violazioni hanno raggiunto l’importo di 83mila euro.
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