Con la digitalizzazione le nostre abitudini si sono gradualmente ma radicalmente modificate. La prima grande rivoluzione del quotidiano è da attribuire all’avvento di Facebook. Attraverso una piattaforma web siamo stati in grado di caricare i nostri profili, caratterizzandoli con immagini e caratteristiche principali per poi provare a raggiungere altre persone in tutto il mondo. Dopo l’ingresso di Facebook nelle nostre vite è stato sempre più facile integrare il nostro smartphone nel quotidiano e utilizzarlo sempre più come fosse un prolungamento del nostro corpo.
Spotify è la corsia preferenziale verso il mondo della musica che dal 2006 ha reso più semplice raggiungere i nostri artisti preferiti e scoprire nuove frontiere musicali. Grazie alle infinite opzioni che il servizio musicale svedese offre è possibile comporre una propria playlist, ascoltare radio dedicate al proprio genere musicale e ascoltare una sequenza casuale di artisti o temi specifici. L’ultima trovata del colosso fondato da Daniel Ek è la funzione Blend. Il periodo di prova necessario al lancio della nuova funzione è iniziato lo scorso giugno ed è terminato pochi giorni fa. Blend permette di testare la compatibilità dei gusti musicali tra gli iscritti, tramite la creazione di una playlist automatica e condivisa. “Blend è un nuovo modo per due amici di unire i propri gusti musicali in un’unica playlist curata e creata apposta per loro – spiega l’azienda – rendendo ancora più facile connettersi, scoprire e condividere la musica che amano. Il mix musicale verrà aggiornato quotidianamente”.