Domenica 28 febbraio, alle ore 22.15, su Sky Arte (canali 120 e 400) andrà in onda, in prima visione, Agalma, film documentario dedicato al Museo archeologico nazionale di Napoli (Mann). L’opera cinematografica, scritta e diretta da Doriana Monaco, con le voci di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni, è stata già selezionata per la diciassettesima edizione delle “Giornate degli Autori” di Venezia 77. Verrà trasmesso, inoltre, in streaming su Now Tv e, dal primo marzo, sarà disponibile on demand.
Il film, prodotto da Antonella Di Nocera (Parallelo 41 Produzioni) e Lorenzo Cioffi (Ladoc) con il Museo archeologico nazionale di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, la cui produzione esecutiva è stata a carico di Lorenzo Cioffi e Armando Andria, con il contributo della Regione Campania e la collaborazione di Film Commission Regione Campania, è frutto di tre anni di lavoro sulla quotidianità di uno più importanti musei del mondo, che ha aperto le porte alla giovane regista allieva di FilmaP, atelier di cinema del reale di Ponticelli. Agalma è anche un omaggio al classico Viaggio in Italia di Roberto Rossellini. Il fulcro del racconto è il rapporto segreto e sempre nuovo che nasce tra i visitatori e le meraviglie dell’antichità greco-romana, ma anche il respiro appassionato di chi pianifica ogni giorno la vita del museo. Tutto fa emergere il Mann come un grande organismo produttivo, che rivela la sua natura di cantiere materiale e intellettuale.
“Dopo tanti documentari prodotti in questi venti anni di attività, siamo molto felici che sia un’opera prima realizzata da una donna e da una equipe di giovani talenti a raggiungere una visibilità importante e una diffusione nazionale su Sky Arte“, dichiarano i produttori Antonella Di Nocera e Lorenzo Cioffi, i quali, poi, ci tengono a porre l’accento sul lavoro dell’autrice, Doriana Monaco, giovane di grandi prospettive: “È ancora più importante per noi, perché Doriana è stata scoperta nell’ambito di un percorso formativo, la FilmaP, atelier di cinema del reale. Agalma è un documentario di osservazione e creazione che rivela la vita del museo nel suo farsi, applicando un rigore estetico non comune nel cinema documentario. Il progetto – proseguono Di Nocera e Cioffi – rappresenta un cerchio che si chiude perché unisce due compagini produttive, espressione del territorio e di un coerente lavoro sul documentario, ma con forti legami internazionali, il contributo della legge cinema regionale, la crescita dei giovani e la valorizzazione di un luogo fiore all’occhiello del patrimonio culturale campano“.
Sulla realizzazione del docufilm è intervenuto anche il direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, che riassume il contenuto di ciò che verrà mostrato: “Abbiamo voluto raccontare il Mann, custode delle meraviglie di Pompei ed Ercolano, della collezione Farnese, delle armi dei gladiatori, dei tesori della Magna Grecia, come una comunità viva nel cuore della città, una vera e propria fabbrica della cultura. Realizzato – continua – con immensa passione da Doriana Monaco, impreziosito dalle voci importanti di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni, Agalma può rappresentare idealmente il grande lavoro di tutti musei italiani, invitandoci a riflettere sul loro ruolo centrale nella ripartenza del Paese“.

Agalma (dal greco statua, immagine) coglie la bellezza del Museo archeologico nazionale di Napoli non solo nell’evidenza dei suoi incantevoli tesori di arte classica, ma anche nelle relazioni intime e invisibili che si realizzano al suo interno. Nell’illusoria immobilità del grande edificio borbonico che ospita il museo, un vortice di attività offre nuovo respiro a statue, affreschi, mosaici e reperti di varia natura. Il film osserva ciò che accade ogni giorno negli ambienti del museo, soffermandosi sulla quotidianità dei lavoratori, alle prese con interventi delicatissimi che necessitano di cura e tempo, oltre che manutenzione costante. Le opere, che vivono e vibrano da secoli, sono monitorate come corpi viventi. Tutto ciò accade mentre giungono visitatori, sotto l’occhio apparentemente impassibile delle opere, che sono protagoniste e spettatrici a loro volta del grande lavorio umano. Al fianco della regista Doriana Monaco, ci sono i fonici Filippo Puglia e Rosalia Cecere, il compositore Adriano Tenore, gli aiuti regia Marie Audiffren ed Ennio Donato e, per la post-produzione, la montatrice Enrica Gatto e la colorist Simona Infante. Il film ha ricevuto la menzione speciale al Perso Lab 2019.
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