Il nuovo decreto per i bonus casa è stato siglato dal Ministro della Transizione Ecologica Cingolani il 14 Febbraio, ma è entrato in vigore solo il 15 Aprile 2022. Il decreto porta con sé delle novità importanti sia per quanto riguarda i nuovi massimali sui costi relativi al Superbonus 110%, sia per quanto riguarda i controlli che vi saranno.
A spiegare i dettagli tecnici del cosiddetto decreto Costi Massimi è il ministero della Transizione ecologica, che sul sito di Enea ha pubblicato le risposte ad alcune tra le domande più frequenti degli interessati.
I massimali si applicano solo ad alcuni interventi. Tra questi: interventi di riqualificazione energetica, strutture opache verticali di isolamento pareti perimetrali, strutture opache orizzontali di isolamento coperture e pavimenti, installazione di sistemi di schermatura solari e/o ombreggiamenti mobili comprensivi di eventuali meccanismi di automatici di regolazione, sostituzione di chiusure trasparenti, comprensive di infissi, impianti a collettori solari
Cosa rientra nei massimali – Tutti i materiali utilizzati per i lavori vanno inclusi nei massimali di spesa, così anche tutti i beni che concorrono alla realizzazione delle tipologie di intervento indicate nella tabella allegata alle FAQ del Mite. Viene precisato che l’obbligo dell’asseverazione della congruità dei costi è previsto per tutti gli interventi energetici ammessi a beneficiare delle detrazioni che accedono alle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura e del cosiddetto Superecobonus 110%
Cosa non rientra nei massimali – Anzitutto si specifica che i limiti non comprendono l’Iva, i costi delle prestazioni professionali, i costi connessi alle opere relative all’installazione e in generale tutti i costi della manodopera
Esempi di spese relative a particolari tipologie di intervento
- Calcolo del massimale per le spese relative all’isolamento di pareti disperdenti, si dovrà far riferimento ai costi della fornitura dell’isolante termico, del sistema di ancoraggio, di tutti i materiali per la realizzazione dell’intonaco esterno di copertura dell’isolante, della pavimentazione (non di pregio), delle tegole, della porzione isolata del controsoffitto (per le superfici orizzontali o inclinate)
- Per cambiare gli infissi vanno invece considerate le spese per la fornitura dello stesso infisso, del telaio, del controtelaio, del celetto, del cassonetto, della tapparella, del rullo avvolgibile, dell’avvolgitore, delle persiane e, se prevista, anche della componentistica dell’impianto elettrico
- Se invece si vuole installare una caldaia a condensazione, nel calcolo dei massimali rientreranno le spese per la fornitura della caldaia, della canna fumaria e del sistema di termoregolazione evoluti, del sistema di pompaggio, del sistema di trattamento dell’acqua e della componentistica dell’impianto idraulico ed elettrico, compresi serbatoi di accumulo
Vediamo in primis la novità principale del decreto sui bonus casa, che andrà a modificare i tetti massimali di spesa per quanto riguarda in particolare il Superbonus 110%. Il provvedimento prevede un aumento minimo del 20% per tenere conto dei rincari delle materie prime e dell’inflazione.
I nuovi tetti massimi saranno disponibili per questi interventi:
- la riqualificazione energetica globale degli edifici;
- l’isolamento delle coperture, dei pavimenti e delle pareti perimetrali;
- la sostituzione degli infissi (divisi per zone climatiche);
- l’installazione di schermature solari;
- le caldaie a condensazione;
- microcogeneratori;
- pompe di calore;
- generatori a biomasse;
- tecnologie di building automation.
Decreto prezzi, le nuove tariffe, (importi al netto dell’Iva, delle prestazioni professionali e delle opere relative all’installazione e alla manodopera):
- riqualificazione energetica (si va da 960 a 1.200 euro al metro quadro, in base alla zona climatica dove sorge l’edificio);
- Per il cappotto termico – strutture opache orizzontali (per l’isolamento delle coperture sono 276 euro al metro quadro per l’esterno, 120 euro per l’interno, 300 euro per la copertura ventilata; per l’isolamento dei pavimenti sono 144 euro al metro quadro per l’esterno, 180 euro per l’interno);
- strutture opache verticali (per l’isolamento delle pareti perimetrali, in base alla zona climatica, si va dai 180 ai 195 euro al metro quadrato per l’esterno, da 96 a 104 euro per l’interno e da 240 a 260 euro per la parete ventilata);
- sostituzione di chiusure trasparenti, comprensive di infissi (a seconda delle zone climatiche, si va da 660 a 780 euro al metro quadro per il serramento e da 780 a 900 euro per il serramento più chiusura oscurante);
- installazione di sistemi di schermatura solari e/o ombreggiamenti mobili comprensivi di eventuali meccanismi di automatici di regolazione (276 euro al metro quadro);
- impianti a collettori solari (900 euro al metro quadro per quelli scoperti, 1,200 euro per piani vetrati e 1.500 per quelli sotto vuoto e a concentrazione);
- impianti di riscaldamento con caldaie ad acqua a condensazione e/o generatori di aria calda a condensazione, se l’intervento comporta il rifacimento del sistema di emissione esistente (si va da 216 fino a 240 euro per kWt);
- impianti con micro-cogeneratori (3.720 euro a kWe per motore endotermico, 30 mila euro a kWe per celle a combustibile);
- impianti con pompe di calore, se l’intervento comporta il rifacimento del sistema di emissione esistente (il tetto è vario a seconda della tecnologia);
- impianti con sistemi ibridi, solo se l’intervento comporta il rifacimento del sistema di emissione esistente (1.860 euro a kWt);
- impianti con generatori di calore alimentati a biomasse combustibili, solo nei casi in cui l’intervento comporti il rifacimento del sistema di emissione esistente (si va da 420 a 540 euro a kWt a seconda della dimensione);
- impianti di produzione di acqua calda sanitaria con scaldacqua a pompa di calore (1.200 euro fino a 150 litri di accumulo; 1.500 euro oltre i 150 litri di accumulo);
- installazione di tecnologie di building automation (60 euro a metro quadro).