Si allontana quel rischio di blocco dei cantieri nato dopo i provvedimenti anti-frodi che avevano reso più difficile la cessione dei crediti. In base alle nuove norme la circolazione dei crediti può riprendere, ma dopo la cessione del primo richiedente, sono consentite soltanto «due ulteriori cessioni» solo se effettuate «a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo». Inoltre «al credito è attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni». Le disposizioni si applicano alle cessioni inviate all’Agenzia delle entrate dal primo maggio 2022.
Le cessioni multiple tornano quindi di nuovo possibili, ma con limiti e nuove sanzioni più dure per chi truffa lo Stato. Per chi tenta di farsi rimborsare spese fittizie o gonfiate, arrivano multe e anche il carcere per il «tecnico abilitato» che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, «espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione», oppure «attesta falsamente la congruità delle spese». La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata «se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri».