Al via questa mattina il nuovo piano di intervento per contrastare lo sversamento di rifiuti e i roghi tossici nella Terra dei fuochi. Attorno al tavolo operativo, fissato presso il Palazzo del Governo di Napoli, erano presenti i prefetti di Napoli e di Caserta, assieme ai vertici provinciali delle forze dell’ordine e l’incaricato del ministero dell’Interno al contrasto dei roghi di rifiuti in Campania. Nel corso della riunione sono stati sviluppati i piani operativi da realizzare nei territori delle province di Napoli e Caserta così come indicato dagli indirizzi preposti dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
La nuova strategia di contrasto allo sversamento di rifiuti in Terra dei fuochi sarà articolata su due linee principali di intervento. La prima sarà caratterizzata da uno scambio proficuo di informazioni tra le questure di Napoli e di Caserta, al fine di coordinare al meglio le azioni delle forze dell’ordine sui rispettivi territori. La seconda, mirata alla prevenzione dei roghi tossici, prevede l’intensificazione delle azioni giornaliere di controllo di determinati territori considerati maggiormente a rischio. Già nei mesi di maggio e giugno sono state diverse le operazioni che hanno visto impegnate le forze dell’ordine negli interventi di contrasto ai reati ambientali. In totale sono state controllate trentuno aziende, sequestrati sei opifici, denunciate quarantasette persone e rimosse 38,81 tonnellate di pneumatici usurati, utilizzati per appiccare gli incendi.
Confrontando lo stesso periodo dello scorso anno si è registrata una diminuzione degli illeciti di natura ambientale: sono 141 i roghi segnalati nel Napoletano, rispetto ai 155 dello scorso anno, mentre nel Casertano se ne contano 25 rispetto ai 37 del 2019. Nel primo semestre del 2020 è aumentato soprattutto il numero dei controlli: nell’area metropolitana di Napoli l’aumento delle persone controllate è stato pari al 700% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre in provincia di Caserta l’incremento è pari all’82%. Aumenti complessivi si registrano anche per quanto riguarda i pattugliamenti, intensificatisi del 25%, e le attività industriali controllate, con un incremento delle verifiche nei confronti di queste ultime pari al 150%.
Il ministero dell’Ambiente, nel corso dell’incontro, ha dato disponibilità di emettere un finanziamento di quattro milioni di euro che andrà a rafforzare gli interventi messi in campo dalle rispettive prefetture e che sosterranno nello specifico gli interventi di rimozione dei rifiuti dalle discariche abusive. Sono stati inoltre individuati i punti “caldi” dove svolgere il maggior numero di azioni che interesseranno in particolar modo i territori di Caivano e di Giugliano in Campania. Qui verranno inoltre installate, sotto la supervisione del ministero, 110 telecamere che controlleranno il territorio ventiquattr’ore su ventiquattro.
Il protocollo siglato dalle prefetture di Napoli e Caserta con il ministero dell’Ambiente sarà rinnovato anche nel prossimo anno, e prevederà l’aggiunta di nuovi interventi e misure. Il ministero dell’Ambiente, inoltre, sulla scorta degli incontri avuti nei giorni scorsi con le organizzazioni ambientaliste molto presenti e radicate sui territori, sta valutando un intervento normativo ad hoc in materia ambientale da far rientrare all’interno della regolare cornice legislativa. L’obiettivo è di uscire gradualmente dalla costante emergenza ambientale che caratterizza da oltre un decennio la Terra dei fuochi.
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