Continuano i controlli delle forze dell’ordine campane, sia per le operazioni di sorveglianza del territorio sia per il rispetto delle disposizioni del decreto governativo e regionale per la prevenzione e il contenimento del contagio da Covid-19. Il gruppo della guardia di finanza di Torre Annunziata ha tratto in arresto, tra il Comune stesso e quello vicino di Poggiomarino, 2 persone accusate di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre altre due persone sono state denunciate.
Le fiamme gialle della compagnia di Torre Annunziata si trovavano nel centro storico della città per una perlustrazione, quando hanno notato un ragazzo che si muoveva con fare sospetto nelle vie poco affollate. Insospettiti dall’atteggiamento del giovane, i finanziari lo hanno fermato e controllato, scoprendo che era in possesso di 72 grammi di cocaina già divisa in dosi pronte per la vendita, un bilancino di precisione e denaro contante, verosimilmente provento dell’attività illecita. Il giovane 22enne è stato arrestato in flagranza di reato e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Arresto per spaccio di sostanze stupefacenti anche nel Comune di Poggiomarino, dove i finanzieri hanno fermato un cittadino trovandolo in possesso di 62 grammi di droga, ripartita tra hashish e marijuana. L’uomo era stato fermato per gli ormai consueti controlli sugli spostamenti della popolazione, ma, non essendo in possesso della prevista autocertificazione, si è dato alla fuga correndo precipitosamente. Dopo un breve inseguimento, è stato raggiunto e tratto in arresto per i reati in materia di droga e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per inosservanza dei provvedimenti delle autorità. Nel corso delle operazioni, i finanzieri hanno denunciato due persone di Pagani, in provincia di Salerno, che sono state scoperte ad acquistare sostanze stupefacenti.
I controlli anti contagio continuano senza sosta, testimoniando la pericolosa noncuranza di una parte della popolazione. I carabinieri di Nola hanno denunciato il titolare di un’attività gastronomica, sita in via Nazionale delle Puglie, che esercitava liberamente nonostante il divieto di chiusura imposto dalle disposizioni del Governo al fine di prevenire e contenere il contagio da Covid-19.
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