Si chiama “INDOOR” (usING Drones fOr Organ tRansportation), l’iniziativa promossa dalla Fondazione D.O.T in collaborazione con il Centro Interdipartimentale per la Robotica di Servizio del Politecnico di Torino (PIC4SeR), immaginata per testare l’efficacia, la sicurezza e la fattibilità dell’utilizzo di aeromobili a pilotaggio a pilotaggio remoto nella medicina di trapianti.
Il primo volo sperimentale è previsto per la fine del mese di aprile: un drone settato in modalità di navigazione automatica partirà dal CTO di Torino e atterrerà alla palazzina di genetica dell’ospedale Molinette, trasportando con sé una capsula contenente “sostanze inerti” (che simulano un campione di materiale biologico), per una distanza totale di circa 500 metri in linea d’aria. Ovvero quella che separa i due presidi ospedalieri della Città della Salute e della scienza di Torino. “L’iniziativa ha un alto grado di innovazione e permette di velocizzare ed automatizzare il trasporto di materiale biologico e degli organi tra le strutture ospedaliere piemontesi, preservando l’ottima qualità e conservazione dei materiali. Con un valore aggiunto: la sensibile riduzione dei costi di trasporto“, si legge nella descrizione del progetto. Fornire un’alternativa più rapida, economica e sostenibile rispetto al tradizionale trasporto su gomma, l’obiettivo dichiarato dalla campagna.
Oltre a Politecnico di Torino e PIC4SeR, sono partner istituzionali del progetto anche il Centro Nazionale Trapianti, il Centro Regionale Trapianti, l’AOU Città della Salute, l’Università degli Studi di Torino, l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e Mavtech, società dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi per la sorveglianza aerea e il supporto operativo rivolto per applicazioni civili.
