Una coppia di incensurati nelle cui case i carabinieri hanno trovato armi e documenti falsi. È accaduto a Sant’Antimo, dove militari della locale tenenza hanno arrestato per possesso illegale di arma comune da sparo e munizioni, ordigni esplosivi artigianali, documenti falsi e indebito utilizzo di carte di credito, un ventisettenne del posto e sua madre di 45 anni. I carabinieri, avvertiti dal 112, sono intervenuti nell’abitazione dell’uomo per schiamazzi. Il ventisettenne, alla vista dei militari, ha incominciato ad agitarsi, insospettendo il personale della pattuglia giunta sul posto, che ha, quindi, deciso di controllare meglio. Nell’appartamento sono state, dunque, rinvenute e sequestrate una pistola marca Beretta calibro 7,65, con all’interno otto proiettili, risultata poi rubata in provincia di Caserta nel 2016, altre 11 cartucce calibro 7,65, 14 documenti d’identità, presumibilmente falsi, e 63 carte di credito intestate a diverse persone. I carabinieri hanno, infine, deciso di recarsi anche presso l’abitazione della donna, dove hanno trovato due ordigni esplosivi artigianali, tipo “cipolle”, e diversi dispositivi informatici, tra telefoni cellulari e pc portatili. Madre e figlio sono stati, quindi, rinchiusi rispettivamente nelle carceri di Pozzuoli e Poggioreale, in attesa di giudizio, mentre proseguono le indagini per meglio chiarire i ruoli dei due arrestati e l’entità di quanto sequestrato.
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