Simulavano falsi incidenti da più di dieci anni. I carabinieri hanno sgominato una vera e propria organizzazione stanziata in Campania e dedita alle truffe assicurative attraverso la simulazione di incidenti stradali. L’operazione ha portato all’arresto di quattro individui, di cui uno è in carcere e gli altri tre sono agli arresti domiciliari.
Due avvocati e sei medici complici sono stati sospesi dalle rispettive professioni. Quattro di questi sanitari sono in servizio al pronto soccorso degli ospedali di Marcianise e San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, altri due lavorano in centri diagnostici privati. Gli altri indagati, invece, partecipavano attivamente ai falsi incidenti. Oltre ai quattro arrestati, sono 23 i destinatari degli avvisi di garanzia a piede libero tra Napoli, Aversa, Minturno, Melito, Curti, Piano di Sorrento e Servigliano in provincia di Fermo.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della stazione di Napoli Marianella in collaborazione con la Procura partenopea, hanno permesso di scoprire il modus operandi di questa associazione criminale. La pianificazione delle truffe coinvolgeva l’identificazione di tutti i partecipanti, dall’organizzazione di finti incidenti stradali fino all’impiego di falsi testimoni. I medici dei Pronto Soccorso fornivano certificati medici falsi, mentre quelli dei centri medici privati effettuavano visite successive fittizie. I carrozzieri compiacenti erano responsabili della compilazione di documenti falsi sui danni subiti dai veicoli coinvolti, in modo da corrispondere alle lesioni simulate.
Gli avvocati complici entravano in azione successivamente, guidando il processo di richiesta di risarcimenti per i falsi incidenti e coordinando le dichiarazioni dei finti testimoni. In almeno due casi, le indagini hanno rivelato che le dichiarazioni dei testimoni erano state rese da individui inesistenti. I proventi derivanti da queste frodi venivano prelevati in modo frazionato, al fine di nasconderne l’origine illegale. L’operazione ha rivelato un’organizzazione criminale di lunga data e ha rappresentato un duro colpo alle truffe assicurative.