Un pienone che mancava dal 2019, si stima un indotto di circa 70 milioni di euro: è quanto emerge dalle previsioni del centro studi di Confesercenti Campania.
Sono previsti circa 200mila turisti in regione, 140mila dei quali a Napoli. L’incasso per alberghi e per il settore extralberghiero (B&B, residence e trasporti) sarà di circa 30 milioni, quasi 20 milioni che saranno fatturati nella provincia di Napoli. I dati si arricchiscono con i ricavi nel commercio, l’indotto prodotto dalla presenza dei turisti che sono anche i principali consumatori di questo periodo: l’incasso per bar, ristoranti, commercio, artigianato e aziende di servizio va dai 43 ai 45 milioni per questi 4 giorni (tre notti), di cui circa 28 solo a Napoli.
Soddisfatto il presidente di Confesercenti Campania (e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno) Vincenzo Schiavo: “Un segnale di ripresa fondamentale per le nostre imprese dopo la crisi economica dovuta alla lunga pandemia. Notiamo con grande soddisfazione che la nostra regione è la tra le mete più richieste, per i turisti italiani, provenienti specie dal Nord Italia ma anche da Puglia e Sicilia, e per quelli stranieri. Sono in arrivo da Francia, Spagna, Germania, Ungheria, molti dei quali con voli diretti”.
“La nostra proverbiale accoglienza – ha aggiunto Schiavo – e i nostri servizi dovranno fare in modo di trattenere questo flusso di turisti, in modo che ci sia una sorta di turn-over fino a inizio estate. Perché solo se riusciamo a riattivare appieno il mondo del turismo potremo registrare degli effetti positivi anche sul commercio”.