Si allunga la copiosa catena di contagi innescatasi tra le corsie dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, struttura che in queste settimane sta vivendo una delle situazioni più critiche della rete ospedaliera campana, insieme al nosocomio di Pozzuoli. Una preoccupazione crescente che ha portato Manlio Torquato e Giovanni Maria Cuofano, sindaci rispettivamente di Nocera Inferiore e Nocera Superiore, a chiedere congiuntamente la temporanea chiusura del nosocomio. Sarebbero almeno 15, tra medici e infermieri, le persone infettate all’interno della struttura e poi riversate sul territorio circostante senza controlli, prima di risultare positive. Tra le proposte avanzate dai primi cittadini dei due Comuni serviti dall’Umberto I, anche quella di predisporre alloggi temporanei per il personale medico e sanitario operante nella struttura. Ad oggi, oltre ai 15 casi di positività riscontrati fra medici, infermieri e operatori sanitari, si registrano anche 7 casi tra i pazienti ricoverati nel nosocomio nocerino. L’ultima vittima riconducibile alla striscia di contagi sarebbe Attilio Giordano, pensionato di 82 anni originario di Pagani, che avrebbe contratto il Coronavirus mentre si trovava ricoverato nel reparto di chirurgia dell’Umberto I. L’ottuagenario era stato trasferito, circa una settimana fa, presso l’ospedale di Eboli, dove è morto nella sera di lunedì 13 marzo.
Intanto il ministero dell’Interno, tramite una nota pubblicata sul proprio sito internet, ha annunciato l’invio sul territorio dell’Agro nocerino-sarnese di un nuovo contingente di militari dell’Esercito italiano, che forniranno un servizio di vigilanza fissa agli svincoli autostradali dell’A3 Napoli-Salerno, dell’A30 Caserta-Salerno e sui principali snodi della viabilità ordinaria nei Comuni del territorio. “Il provvedimento – si legge nel comunicato – ha tenuto conto dell’alta densità demografica del territorio, che costituisce un continuum con l’area napoletana, e del riscontro di numerosi casi positivi nel circondario in cui sono presenti stabilimenti industriali, che registrano flussi di traffico intensi dovuti allo spostamento quotidiano dei lavoratori”. Il contingente che verrà impiegato nell’operazione è lo stesso dispiegato, fino al 14 aprile, per il pattugliamento della zona rossa istituita per i comuni di Sala Consilina, Caggiano, Polla, Atena Lucana e Auletta, misura successivamente non riconfermata dalla Regione Campania.