Quando mi capita di avere il cosiddetto “blocco del lettore” mi rifugio sempre in un classico della letteratura: tra le sue pagine sono certa di trovare le parole giuste, quelle che da secoli riescono a intrattenere, confortare, meravigliare e commuovere. Per questo ho pensato di dedicare un appuntamento mensile della rubrica proprio a loro, i classici.
Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf (Feltrinelli, 2013) è un saggio che esplora la condizione femminile, in particolare il rapporto donna-scrittura. A una donna che intenda vivere della sua penna occorre una rendita e una stanza tutta per sé: la stanza non deve essere più la prigione che per secoli ha visto la figura femminile inerme, spettatrice in un mondo dominato dagli uomini; invece, deve diventare un diritto, su cui si abbia il pieno controllo e che possa ad aprire un varco per l’indipendenza.