Dopo l’ampio consenso riscosso nelle precedenti edizioni, anche quest’anno la campagna educativa itinerante “Una vita da social”, giunta ormai alla IX edizione, nell’itinerario che attraversa l’intero stivale, farà tappa ad Aversa.
La campagna, promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è volta alla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e dei pericoli connessi all’utilizzazione della rete Internet, con il progetto “Generazioni Connesse”. È prevista, con la collaborazione anche del personale del locale Commissariato di P.S., la presenza di qualificati operatori della Polizia Postale e di un funzionario che incontreranno studenti, insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, famiglie e visitatori ed illustreranno le principali insidie del web, presentando altresì le tecnologie di ultima generazione atte al contrasto dell’illegalità informatica.
Un “truck” brandizzato con i loghi istituzionali nella giornata di oggi, venerdì 22 aprile 2022, sosterà in piazza Municipio di Aversa per incontrare le scolaresche dei seguenti istituti scolastici:
- Istituto Superiore “Leonardo da Vinci” Aversa
- Istituto Comprensivo” Gaetano Parente” Aversa
- C. “Mattia De Mare” San Cipriano d’Aversa
- Scuola Media “Massimo Stanzione” Orta di Atella
- Istituto Comprensivo “Carinaro” Carinaro
- Liceo Scientifico “Enrico Fermi” Aversa – Parete
Un progetto al passo con i tempi che, nel corso delle precedenti edizioni, ha raccolto un enorme consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 2 milioni e mezzo di studenti nelle piazze e nelle scuole, 220.000 genitori, 125.000 insegnanti per un totale di 18.500 istituti scolastici e oltre 350 città sul territorio e 132.000 “like” alla pagina Facebook appositamente creata.
L’obiettivo dell’iniziativa è fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie non mieta più vittime, prevenendo episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”.
Capire i ragazzi, oggi, non è sempre facile per gli adulti, soprattutto quando si tratta di comprenderne i bisogni, i modelli di riferimento, gli schemi cognitivi inerenti ai diversi gruppi di riferimento che compongono l’universo giovanile. Giovani che sempre più spesso restano “contagiati” da modelli sociali trasgressivi completamente sconosciuti ai genitori. Infatti, con dati alla mano, sono sempre di più i giovanissimi a rischio solitudine che per ore incontrano su internet altri internauti altrettanto solitari che, a volte, sono già stati contagiati dai “pericoli del web”. Il fascino della rete e la sottile suggestione del messaggio virtuale, l’idea di sentirsi anonimi, nonché il senso di deresponsabilizzazione rispetto ai comportamenti tenuti online, stanno dilagando in maniera preoccupante.
Per fare della Rete un luogo più sicuro, occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza online in modo da offrire alle nuove generazioni occasioni di riflessione ed educazione per un uso consapevole degli strumenti digitali. I social network infatti sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità di tutti, soprattutto tra i teenager. I dati Dalla ricerca di Skuola.net per “Una Vita da Social”, emergono anche altri fattori interessanti che spesso i Millennials e la Generazione Z tengono ben segreti. Emerge infatti che 1 ragazzo su 3, sul proprio social di riferimento, possiede un account falso: sono circa il 28% quelli che dichiarano di averne 1 oltre a quello “ufficiale”, mentre il 5% è presente ma solo con un profilo fake.