Giorni turbolenti all’interno delle istituzioni parrocchiali di Aversa e Villa Literno, a seguito di una nuova nomina osteggiata dai fedeli. Don Francesco Cuciniello era stato costretto a lasciare la guida della parrocchia di Santa Maria Assunta per i troppi impegni scolastici e il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, era intervenuto per nominare un nuovo parroco. La scelta è ricaduta su don M. P. che, dopo anni di lavoro in curia, aveva ricevuto la fiducia della diocesi. I fedeli di Villa Literno, però, dopo aver saputo chi era stato il destinatario della nuova nomina, si sono ribellati.
La ribellione dei fedeli scaturisce da un’accusa di abusi che il parroco avrebbe subito all’inizio degli anni ’90. In quel periodo, un seminarista ancora minorenne, sporse una denuncia per abusi sessuali avvenuti tra il seminario di Aversa e un campo estivo che si svolgeva in provincia di Salerno. Cominciarono subito le indagini ma, anche dopo un procedimento canonico, le accuse non portarono a nessuna condanna. Il ragazzo, alcuni anni fa, tornò alla carica contro il parroco e reiterò le accuse, ma il reato era andato in prescrizione.
Il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, aveva deciso di vedere i fedeli per un incontro chiarificatore, ma il trambusto mediatico scaturito dalla vicenda ha portato l’alto prelato a rinunciare. Il vescovo, inoltre, ha anche sospeso momentaneamente la nomina del nuovo parroco, in attesa che si sblocchi la situazione. Monsignor Spinillo, in una nota ufficiale, ha spiegato che il clamore mediatico non porta mai a un dialogo sano e di verità, rendendo così inutile l’incontro con i fedeli che era programmato per la sera di mercoledì 19. Inoltre, continua, è convinto che il clamore mediatico non aiuterebbe la realizzazione di un sereno dialogo pastorale tra i sacerdoti e i membri della comunità cristiana, condizione necessaria per questo tipo di rapporto. Da qui è scattata la sospensione della nomina del nuovo parroco di Villa Literno.
Angelo Spinillo ha anche espresso la completa buona fede della scelta, assicurando che non ci sono stati tentativi di nascondere gli avvenimenti passati, che in ogni caso non hanno portato a nessuna condanna. Tutti i fedeli sono stati chiamati a un atteggiamento di prudenza e riflessione, tenendo a mente che la scelta era ricaduta su don M. per le sue doti di generosità e apertura al dialogo con i fedeli.
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