Maltrattamenti, violenza psicologica e fisica, e minacce, spesso di morte: è l’incubo che ha dovuto subire una donna, l’ennesima vittima di continue vessazioni da parte del marito. Maltrattamenti familiari che andavano avanti da tempo, fino a quando i carabinieri non hanno bussato alla porta di casa dell’uomo. Per il marito violento, a quel punto, sono scattate le manette. L’operazione è stata condotta dai carabinieri delle stazioni di Casal di Principe e Villa Literno e coordinata dalla Procura di Napoli Nord.
È successo a Villa Literno. Secondo le informazioni emerse, l’uomo avrebbe costretto la moglie a subire violenze e umiliazioni, trasformando la loro casa in un inferno a partire dall’estate del 2020. Gli episodi si sarebbero verificati quasi quotidianamente, anche in presenza del figlio minore della coppia. Una delle minacce che ha attirato l’attenzione degli investigatori è stata: “Faccio un altro femminicidio, ti faccio fare la fine di Giulia“, riferimento esplicito alla tragica vicenda di Giulia Cecchettin. La vittima, terrorizzata dalle minacce, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, dando il via alle indagini che hanno portato all’arresto del marito violento. Ora l’uomo dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti e lesioni.
Storie di questo tipo, purtroppo, continuano a essere all’ordine del giorno, e mettono in evidenza come sia serio il problema della violenza sulle donne che, purtroppo, molto spesso arriva dalle – non molto sicure – mura domestiche. L’invito, pertanto, è quello di denunciare sempre i propri aggressori al fine di interrompere il ciclo del silenzio, della violenza e della solitudine che si crea attorno alle vittime degli abusi. È fondamentale che chi subisce violenze e maltrattamenti familiari debba sapere di non fidarsi mai di chi assume questo tipo di comportamenti che ledono in maniera pericolosa la sua incolumità fisica e mentale e che non deve lasciarsi influenzare da offese e minacce, trovando il coraggio di parlare e di denunciare il tutto. In caso di situazioni di emergenza è inoltre necessario allertare il 112 e nel caso di ferite, anche lievi, bisogna dichiarare ai medici la verità su quanto accaduto.
Le donne vittime di violenza devono sapere che esistono appositi servizi di sostegno e consulenza gestiti da operatori specializzati pronti a supportarle in caso di difficoltà di qualsiasi tipo, sia in ambito psicologico che finanziario. È infine attivo il numero rosa 1522 operativo 24 ore su 24 e pronto a offrire alle vittime informazioni utili su come comportarsi in caso di violenza e a quali strutture o centri antiviolenza attivi sul territorio potersi rivolgere nei momenti di bisogno.