Inaugurata questa mattina al Vomero, in piazza Immacolata, una panchina rossa in memoria di Arianna Flagiello, vittima della violenza del compagno che l’ha portata al suicidio. La panchina viene assunta come espressione di lotta verso la violenza, simbolo della speranza, dell’atteggiamento mai arrendevole. Il messaggio delle donne è quello di non venire più calpestate dai comportamenti disumani delle persone che, troppo spesso, sono uomini. Per l’inaugurazione è stato scelto il Vomero, quartiere di Napoli in cui Arianna è cresciuta e viveva. Anche il giorno ha un significato preciso, quello della sua nascita; oggi sarebbe stato il suo compleanno. Tanto voluta dalla famiglia e promossa con zelo dalla municipalità l’iniziativa. All’inaugurazione della panchina rossa erano presenti anche gli assessori alle Pari opportunità, ai giovani e all’arredo urbano del Comune, insieme al questore Alessandro Giuliano e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Sono passati quasi cinque anni da quel 19 agosto del 2015, giorno in cui Arianna si lanciò dal suo appartamento al quarto piano, esasperata e distrutta dai continui maltrattamenti di cui era vittima. Il carnefice era una persona a lei molto vicina, come troppo spesso accade, il compagno. Le indagini dei carabinieri della compagnia Napoli Vomero, sotto la direzione della Procura della Repubblica, consentirono di ricostruire la vicenda e il dramma che quotidianamente Arianna viveva. I giudici, al termine del processo di primo grado, hanno riconosciuto l’ex fidanzato come colpevole di maltrattamenti e istigazione al suicidio. Quello di Arianna, purtroppo, non è un caso isolato, ma di ragazze che subiscono la stessa sorte ce ne sono tante e la panchina rossa al Vomero le rappresenta tutte: ragazze giovani, donne, tutte coinvolte in relazioni con uomini violenti, che finiscono per entrare nel vortice dei reati di violenza di genere. I carabinieri, e tutte le forze dell’ordine, sono sempre in prima linea nella repressione di questi orribili eventi che, purtroppo, ancora caratterizzano molti ambienti familiari.
A questo proposito, sono molte le notizie riguardanti operazioni dei carabinieri del comando provinciale di Napoli nei confronti di uomini carnefici. Arresti e denunce in parecchie zone del Napoletano. A Torre del Greco, i militari della sezione radiomobile hanno arrestato per atti persecutori un quarantacinquenne del posto. L’uomo, dopo aver pedinato l’ex moglie, si è presentato sotto casa sua, minacciandola e insultandola. Prima che la situazione degenerasse, i carabinieri sono intervenuti e l’uomo è finito in manette. Nel comune di Ercolano, invece, i carabinieri della locale tenenza hanno arrestato un uomo del posto di 51 anni. Sotto casa della ex moglie, pretendeva del denaro. Dopo una colluttazione, i carabinieri sono riusciti a bloccare l’uomo e ad arrestarlo.
Sempre dal comune di Ercolano, arriva una storia di coraggio e di denuncia da parte di una donna nei confronti del marito violento. La vittima ha raccontato ai carabinieri di tutti gli anni in cui è stata costretta a subire maltrattamenti e schiaffi dopo litigi nati per futili motivi. Al momento la donna vive altrove e il marito non potrà più nuocerle. Infine, a Sant’Anastasia, i carabinieri della locale stazione hanno denunciato un quarantaseienne del posto per maltrattamenti in famiglia. Anche in questa occasione la denuncia è arrivata da parte della moglie, in seguito all’ennesima aggressione. La condotta violenta, come scoperto dai carabinieri, andava avanti da molto tempo e, grazie all’intervento dei militari, l’incubo per la donna è finalmente terminato.
Il generale di brigata Canio Giuseppe La Gala, comandante del comando provinciale carabinieri di Napoli ha speso alcune parole riguardo l’argomento, nei confronti del quale le autorità sono sempre molto sensibili. “Questo è un fenomeno ancora molto sommerso. Invito come sempre le donne vittime di violenza a denunciare: spesso c’è ritrosia nel farlo perché si ha paura o semplicemente perché si vede quell’uomo come il padre dei propri figli. Abbiamo istituito la stanza “tutta per sé” presso il comando stazione carabinieri di Capodimonte e presto ne creeremo un’altra. Le vittime di violenza di genere non devono sentirsi sole ma trovare un luogo dove c’è protezione, comprensione e informazioni utili. Ci sarà sempre e in qualsiasi ora un carabiniere pronto ad aiutare, fornendo l’assistenza e la protezione necessaria”. Da oggi, tutte le ragazze e le donne che passeranno per piazza Immacolata e vedranno la panchina rossa, o la useranno per riposarsi, potranno dedicare un pensiero ad Arianna e a tutte le vittime di violenza che non sono più tra noi a causa di comportamenti vili e prevaricatori. Sulla panchina si legge una frase dello scrittore Isaac Asimov scritta in bianco, in netto contrasto con il rosso sullo sfondo, che recita: “la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci“.
Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?
Commenti riguardo questo post