Caos diffuso, assembramenti incontrollati e diversi fatti di sangue. Il primo weekend di riapertura che la Campania si è lasciata alle spalle ha, prevedibilmente, portato con sé uno strascico di polemiche e, analogamente a quanto avvenuto nel resto del Paese, fatto registrare un poco confortante bollettino di irregolarità e diffusa noncuranza delle norme di distanziamento. Nei principali centri della regione, le dinamiche sono state le stesse: luoghi di aggregazione presi d’assalto, traffico paralizzato, persone ammassate nelle strade e nelle piazze come se l’emergenza epidemiologica fosse stata una parentesi buia completamente superata e sepolta.
A Napoli, nelle zone solitamente meta degli avventori notturni nei weekend, come il lungomare, via Aniello Falcone, via Petrarca e il Vomero, sono ritornate in poche ore le scene a cui i residenti si erano controvoglia abituati prima del lockdown, seguite dalla consueta distesa di rifiuti: bottiglie di vetro, bicchieri di plastica e cartoni per alimenti hanno, infatti, ricoperto di nuovo muretti, marciapiedi e strade nei principali luoghi del divertimento partenopeo. Nel bel mezzo del disordine imperante, che le forze dell’ordine fanno inevitabilmente fatica a gestire, non sono mancati gli incidenti gravi. Poco dopo le 19 di ieri sera, già prima che l’ultima serata del weekend entrasse nel vivo, un trentottenne di origine capoverdiana è stato accoltellato in piazza Bellini, a seguito di una colluttazione con un conoscente. Il tutto, con grande sgomento dei molti presenti, è avvenuto alla luce del sole, al centro di una zona molto frequentata già all’ora dell’aperitivo. L’aggressore, allontanatosi rapidamente dalla piazza, è stato poi identificato in G.C., trentaquattrenne italiano il quale, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe agito per motivi personali. La vittima, che ha riportato numerose ferite all’addome e danni a diversi organi interni, è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Vecchio Pellegrini, dove è stata sottoposta a una delicata operazione chirurgica. Il trentaquattrenne italiano, invece, rintracciato dagli agenti della squadra mobile lontano dalla propria abitazione, è stato condotto presso il carcere di Poggioreale.
Un fatto di sangue simile è andato in scena, nella notte fra sabato e domenica, a Gragnano, in provincia di Napoli, dove un ragazzo di diciassette anni è morto dopo aver subito diverse coltellate nel corso di una lite, mentre un suo amico trentenne lì presente è rimasto gravemente ferito. I due giovani, N.M. di diciassette anni e Carlo Langellotti di trent’anni, entrambi di Pimonte, comune ai piedi dei monti Lattari, al momento del dramma si trovavano insieme nei pressi di via Vittorio Veneto. Nel corso della medesima notte, a Frattamaggiore, un rovinoso incidente frontale ha coinvolto due scooter, entrati in collisione su via Fiume. Nell’impatto uno dei due centauri, un ragazzo originario del parco Verde di Caivano, è stato disarcionato dal proprio veicolo impattando violentemente sull’asfalto. Soccorso dai sanitari del 118, il giovane si trova ora ricoverato presso l’ospedale Cardarelli di Napoli in condizioni critiche.
Assembramenti fuori controllo sono stati registrati durante lo scorso weekend anche nelle altre province campane, da Caserta a Salerno. A Benevento, addirittura, il sindaco Clemente Mastella ha annunciato la chiusura di piazza Risorgimento, letteralmente presa d’assalto nel corso delle scorse serate. “Poiché, nonostante la buona volontà e gli inviti a vivere un tempo diverso – ha scritto il primo cittadino – mi raccontano che, ancora in tanti, resistono a una movida più mite, come avevo consigliato, venerdì e sabato prossimo, piazza Risorgimento sarà chiusa a persone e auto. Farò, nei prossimi giorni un’ordinanza”. “C’è chi confonde – ha sottolineato ancora Mastella, ritornando sulla vicenda in una nota di poche ore fa – lo svago come espressione di vita, necessario e piacevole, con l’occupazione selvaggia degli spazi e la libertà con le notti senza regole”.
È polemica, invece, tra il governatore Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, con quest’ultimo che ha dichiarato di trovare sbagliate le ordinanze regionali che hanno imposto ai locali la chiusura alle ore 23, sottolineando come dopo tale orario la gente non torni affatto a casa, ma resti in strada contribuendo così alla formazione di assembramenti.
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