Torna l’allarme influenza suina all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, dove tre infermieri avrebbero contratto la malattia. Si attendono i risultati degli esami, ma i medici sono convinti che i sanitari hanno il virus AH1N1 per i sintomi manifestati. Di qui la scelta della direzione di estendere i controlli e di mettere sotto profilassi con Tamiflu tutto il personale in servizio presso l’azienda ospedaliera.
I tre presunti casi di influenza suina arrivano dopo il ricovero all’ospedale Umberto I di una donna affetta da virus AH1N1. La paziente era stata ricoverata la scorsa settimana all’ospedale di Nocera Inferiore con febbre molto alta dopo essere tornata da un viaggio nel Sud-Est Asiatico. Si cerca di capire se possano esserci correlazioni, anche se per gli addetti ai lavori non dovrebbero esserci rischi diretti.
Avviate le verifiche, in ogni caso dal reparto di Malattie infettive e tropicali si ribadisce che non c’è motivo di allarmismo, soprattutto per chi ha fatto il vaccino, all’interno del quale ci sono anche le contromisure per il virus dell’influenza suina.
Il ceppo di virus A più diffuso responsabile della patologia respiratoria è l’H1N1, ma se ne conoscono anche altri, come ad esempio l’H1N2 e l’H3N2. Questi virus appartengono tutti a una specifica famiglia conosciuta col nome di Orthomyxoviridae. Sono di dimensioni ridotte e possiedono una caratteristica forma sferica piena di “spilli”; sono queste porzioni a far mutare continuamente il virus, il motivo per cui è necessario un nuovo vaccino ogni anno. Nei maiali l’influenza suina colpisce generalmente tutto l’anno, mentre nell’essere umano ha una maggiore prevalenza nel periodo invernale.
I sintomi dell’influenza suina sono generalmente gli stessi di una comune influenza: febbre, mal di testa, sonnolenza, tosse, mal di gola, dolori muscolari, brividi. Normalmente la febbre scompare in pochi giorni (tra i due e i quattro), mentre i sintomi respiratori nei pazienti colpiti da suina perdura leggermente più a lungo. L’influenza suina ha avuto il suo picco nel 2009. La pandemia di quell’anno fu causata da una variante fino ad allora sconosciuta del virus H1N1 e causò centinaia di morti e decine di migliaia di contagi nel mondo, concentrati per la maggior parte nel continente americano.