Altro tragico incidente accaduto sul luogo di lavoro, in provincia di Napoli, che ha sconvolto la vita di una famiglia e di una comunità intera. La vittima è Raimondo Martinelli, 48 anni, un operaio che stava lavorando in un impianto per il trattamento delle acque reflue situato nella zona industriale di Acerra, comune della periferia Nord di Napoli. Una condotta di ferro ha colpito l’operaio e, nonostante gli aiuti accorsi il prima possibile, non c’è stato niente da fare. Inutili, infatti, i tentativi di soccorso prestati prima dai colleghi e poi dai sanitari del 118. La salma dell’uomo è stata prelevata e nei prossimi giorni verrà svolta l’autopsia ma, a quanto sembra dai primi accertamenti, Raimondo è morto sul colpo .
Raimondo Martinelli aveva 48 anni ed era originario di Ponticelli, quartiere della periferia Est di Napoli. Sposato e con un figlio, l’uomo era molto conosciuto tra i colleghi del settore e tra gli abitanti del rione dove abitava. Era particolarmente conosciuta la sua devozione alla Madonna, tanto che era solito organizzare processioni insieme al parroco della chiesa di Maria Regina. Tramite un post sulla propria pagina Facebook, la comunità parrocchiale Maria Regina di Ponticelli ha voluto dare l’ultimo saluto a Raimondo, definito un “amico devoto”, “uno di noi, che amava la vita, la tradizione e stare in compagnia”.
Gli incidenti sul luogo di lavoro continuano a essere un’enorme problema, con conseguenze che, purtroppo, portano spesso a decessi o a gravi infortuni. Il nome di Raimondo Martinelli si è unito alla lunga lista di operai e lavoratori deceduti sul luogo di lavoro pochissimi giorni dopo ciò che è accaduto a Pianura, altro quartiere periferico di Napoli, questa volta nella parte Ovest della città. Due operai, al lavoro per innalzare una parete, sono stati travolti dal crollo di un muro di contenimento e sepolti sotto le macerie. Per loro, così come per Raimondo, non c’è stato purtroppo nulla da fare.
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