Ennesima aggressione ai danni di personale sanitario in servizio presso un pronto soccorso di un presidio ospedaliere. Questa volta è accaduto al pronto soccorso della Villa dei Fiori ad Acerra, località dell’area Nord in provincia di Napoli.
Nella giornata di ieri, all’incirca verso le 15.30. nel presidio ospedaliere di Acerra si è presentato un nucleo familiare composto da circa 7 persone, accompagnavano un 17enne con dolori addominali e vomito. Tra urla e spintoni pretendono che il loro familiare venisse visitato subito, saltando la coda di quelli che erano in attesa. E, quando l’infermiere del triage gli ha risposto che avrebbero dovuto aspettare perché c’erano casi più gravi, è scattata l’aggressione. Si sono scagliati contro i sanitari e hanno danneggiato locali ed apparecchiature: il bilancio, oltre ai danni alla struttura, è di 3 feriti: due infermiere del Pronto Soccorso e un soccorritore del 118.
A denunciare e ricostruire la vicenda di quanto avvenuto è stata l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, che identifica questo episodio come il numero 3 del 2023. “Sono le 15 quando al Pronto Soccorso di Villa dei Fiori di Acerra si presenta una famiglia di 7 persone con un ragazzo di 17 anni che lamenta dolore addominale e vomito – si legge nel post pubblicato sul profilo ufficiale Facebook dell’associazione – come nella maggior parte dei casi, la famiglia pretende la visita immediata, ma l’infermiere di triage li invita ad attendere. Scatta la violenza: in 7 entrano nel triage, aggrediscono 2 infermiere ed un equipaggio 118 che si trovava lì per il trasporto di un paziente. A seguito dell’aggressione il Pronto Soccorso è stato temporaneamente chiuso per mancanza di personale“.
L’associazione ribadisce quindi l’appello dei giorni scorsi, anche alla luce delle misure di sicurezza di prossima introduzione anticipate dal ministro Piantedosi, tra le quali maggiore presenza delle forze dell’ordine negli ospedali. “Serve la Polizia, subito – sottolinea Nessuno Tocchi Ippocrate – in tutti i Pronto Soccorso della regione Campania. Le foto sono molto simili a quelle della collega medico che hanno tentato di strangolare ad Udine, da noi questa è la normalità, purtroppo“.
Il 2023, per gli operatori sanitari degli ospedali napoletani, è iniziato allo stesso modo in cui è terminato l’anno appena trascorso. Le aggressioni ai medici nei primi giorni di gennaio, un’escalation preoccupante, che ha acceso i riflettori su un fenomeno ormai fuori controllo. Il problema principale resta la carenza di personale, che non permette il regolare funzionamento degli ospedali, in particolare rende difficile il lavoro nei reparti più critici, come il pronto soccorso, dove si concentrano maggiormente le aggressioni contro il personale sanitario. File lunghe, attese snervanti, clima teso tra utenti, medici e infermieri, tanto che, quasi sempre, si verificano episodi di violenza.