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Home Sport

Addio Pablito: il 2020 si porta via anche l’eroe del Mundial 1982

Se ne va a 64 anni Paolo Rossi, il calciatore-simbolo dell'Italia degli anni Ottanta, campione del mondo e capocannoniere con la nazionale che fece sognare una generazione. Era malato da oltre un anno

Diego Del Pozzo di Diego Del Pozzo
10 Dicembre 2020
in Sport
0
Paolo Rossi Italia 1982

A darne notizia in piena notte è stata su Instagram la moglie, la giornalista Federica Cappelletti: questo maledetto 2020 s’è portato via a 64 anni anche Paolo Rossi, il mitico Pablito del Mundial di Spagna 1982, vinto dall’Italia allenata da Enzo Bearzot grazie ai gol di quell’attaccante mingherlino e taciturno, ma implacabile nell’area avversaria. Di quel torneo, Rossi si laureò capocannoniere con sei reti, tutte segnate nei tre match decisivi della manifestazione: tripletta per eliminare il fortissimo Brasile dei fenomeni, doppietta alla coriacea Polonia in semifinale e gol d’apertura nell’indimenticabile finale vinta 3-1 con la Germania Ovest allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid col presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a esultare in tribuna come un bambino. Quell’anno, tra l’altro, l’attaccante italiano vinse con un autentico plebiscito anche il prestigioso Pallone d’oro di France Football come miglior calciatore della stagione.

Con la morte di Rossi, a soli quindici giorni da quella di Diego Armando Maradona, se ne va un altro pezzo consistente degli anni Ottanta e dell’immaginario collettivo di almeno un paio di generazioni. Per molti anni, infatti, Paolo Rossi è stato un autentico simbolo vivente dell’Italia nel mondo e, con ogni probabilità, l’italiano più famoso sulla faccia della Terra. Purtroppo, era malato di cancro ai polmoni da oltre un anno e, dopo aver lottato, non è riuscito a vincere anche quest’ultima battaglia. Lascia, oltre alla moglie Federica, anche due figlie e il primogenito nato durante il precedente matrimonio.

Da calciatore, Paolo Rossi si mise in luce a metà anni Settanta nel Lanerossi Vicenza, col quale segnò 66 reti in 108 presenze tra Serie A e Serie B (capocannoniere in entrambi i tornei). Fu tra i protagonisti della nazionale italiana giovane e sbarazzina che stupì il panorama internazionale durante il campionato del mondo di Argentina ’78 e sulla quale furono costruite le basi di quella che, quattro anni dopo, si laureerà campione del mondo in Spagna. Nell’estate del 1979 fu protagonista di una clamorosa querelle di calciomercato, quando rifiutò il trasferimento al Napoli per accasarsi invece al Perugia, dove poi però incappò nel primo scandalo scommesse del 1980 e venne squalificato come molti altri big della Serie A del periodo.

Acquistato dalla Juventus nel 1981, fu recuperato in extremis al termine della squalifica dal commissario tecnico Bearzot, che lo portò in Spagna con la nazionale: e fu proprio in terra iberica che Rossi, come il più improbabile dei personaggi letterari, vide la sua vita e la sua carriera cambiare per sempre, durante i trionfali Mondiali spagnoli del 1982. Con i bianconeri allenati all’epoca da Giovanni Trapattoni, poi, negli anni Ottanta vinse due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea e la Coppa dei Campioni del 1985 nella maledetta notte della strage dello stadio Heysel di Bruxelles.

Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Paolo Rossi s’è saputo costruire una carriera da commentatore televisivo (spesso in coppia con Gianluca Vialli) competente e sempre misurato, anche se puntuale e arguto nei giudizi. Per Sky Sport ha raccontato una decina d’anni di eventi internazionali, dalla Champions League ai Mondiali, sempre con garbo e col sorriso sulle labbra. Soprattutto, però, una volta uscito dal terreno di gioco, Rossi ha voluto godersi la famiglia e la vita privata, la moglie e le figlie, tenendosi spesso più lontano dai riflettori di quanto il suo status di leggenda vivente giustificasse, ma dedicando il suo tempo alle cose e alle persone che riteneva davvero importanti. Tanto, dentro di sé, sapeva di essere “quel” Pablito e di non dover fare più nulla per dimostrarlo al mondo.

Paolo Rossi in azione con la nazionale italiana durante il Mondiale 1978 in Argentina

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Tags: ItaliaMundial 1982Paolo Rossi
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