La pasticceria italiana ha perso uno dei suoi re. Un uomo che ha cambiato il modo di preparare i dolci al sud, un professionista che ha imparato un’arte lontana dalla sua terra e l’ha conquistata, un sognatore che si è spento dopo aver lottato contro la malattia. Alfonso Pepe, icona della pasticceria campana e italiana, è scomparso a 55 anni. Salerno, e in particolare Sant’Egidio del Monte Albino, sede del suo piccolo laboratorio, salutano con orgoglio e affetto lo chef che, insieme a un altro gigante del settore come Sal De Riso, ha avuto il merito di rivoluzionare l’arte dei dolci al sud.
Nasce negli anni ’80 la passione di Alfonso Pepe per la pasticceria, quando si recava nel negozio dello zio e ammirava i dolci e le creazioni. Passione che non si è più fermata: dopo la consueta gavetta e le esperienze professionali in località turistiche di tutta Italia, comincia a frequentare le scuole più prestigiose, fino ad arrivare alla realizzazione del sogno che oggi prende il nome di Pepe Mastro Dolciere. L’obiettivo era tanto semplice a parole quanto impegnativo nella pratica: avviare un’attività personale con prodotti aventi il suo nome. Il duro lavoro e la dedizione sono stati alla fine ripagati, insieme ai due fratelli e alla sorella è riuscito a fondare l’azienda sotto il nome di famiglia. Nel 1995 Alfonso Pepe ottiene un riconoscimento che porterà con orgoglio, entra nell’Accademia dei Maestri pasticceri italiani.
Un campano che si specializza nella preparazione del panettone non è certo un avvenimento che si vede tutti i giorni, soprattutto se quello stesso campano diventa, proprio grazie al classico dolce milanese, il primo nella sua regione e uno dei primi in Italia, arrivando in alcune competizioni addirittura a salire sul gradino più alto del podio, surclassando i colleghi del nord. Il suo panettone è stato più volte votato come migliore d’Italia, testimoniando come il rispetto delle tradizioni e dei tempi, insieme alla maestria acquistata con l’esperienza, riescano inequivocabilmente a portare risultati eccellenti.
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