Prescriveva intrugli a base di funghi a cardiopatici o diabetici, e proponeva terapie alternative a malati di Covid, sconsigliando il ricovero in ospedale. Il medico, già destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione da parte dell’Ordine dei Medici di Teramo, è Roberto Petrella, personaggio già noto anche sul web per le sue posizioni contrarie al vaccino anti Covid-19.
Molti dei suoi pazienti, che vivevano in diverse zone d’Italia, erano seguiti solo telefonicamente. Poi, però, il decesso di uno degli assistiti, un cardiopatico diabetico residente nel Casertano , ha fatto scattare una indagine, che ha portato all’arresto del medico.
Petrella, ora ai domiciliari, è accusato di omicidio colposo a seguito di una inchiesta avviata dalla Procura di Catanzaro su indagini della Digos. I poliziotti hanno intercettato alcune telefonate del medico. Nelle quali, secondo gli inquirenti, non avrebbe effettuato una corretta diagnosi a un paziente con gravi patologie pregresse. E, soprattutto, avrebbe prescritto pratiche non scientifiche, quindi non riconosciute dalla medicina ufficiale, al malato che poi è deceduto per un infarto. Inoltre, al paziente avrebbe anche consigliato di procrastinare il ricovero ospedaliero che, probabilmente, gli avrebbe potuto salvare la vita. Secondo l’accusa, Petrella ha sollecitato cure alternative alla medicina “ordinaria”, prive di validità scientifica, anche in relazione ad una paziente affetta da Covid-19.
La vittima, un cittadino di Napoli ma residente in provincia di Caserta, di 53 anni, era diventato paziente di Petrella dopo aver visto alcuni suoi video postati sui social. Secondo quanto riporta l’Ansa, la moglie del 53enne aveva chiamato il medico il giorno prima del decesso: Petrella le avrebbe sconsigliato di portarlo in ospedale suggerendole nuovamente una cura alternativa.