Il Super Green Pass sarà varato stasera, dopo una giornata fitta di appuntamenti. Prima la cabina di regia politica, poi una riunione con le Regioni, quindi la seduta del Cts, infine il consiglio dei ministri sulle misure anti-Covid da mettere in campo per contrastare la quarta ondata.
Tra le misure, l’obbligo del passaporto vaccinale ai turisti che soggiornano negli alberghi e la possibile estensione della carta verde per chi sale a bordo di un mezzo di trasporto pubblico a media percorrenza: treni e bus regionali, quindi, assai sfruttati dai pendolari.
Una scelta è invece già stata fatta dal governo ed è la riduzione da 6 a 5 mesi dell’intervallo tra la conclusione del ciclo vaccinale e la terza dose. La circolare che stabilisce l’anticipo è stata firmata ieri, martedì, dal direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.
Tra i provvedimenti annunciati e dati per certi, c’è anche la riduzione della durata del green pass, che passerà da 12 a 9 mesi, anche se alcuni nella comunità scientifica spingono per una durata di 6 mesi. Su questo il comitato tecnico scientifico dovrebbe esprimere un parere.
Altra misura che non dovrebbe trovare ostacoli è l’obbligo della terza dose per i sanitari e il personale delle Rsa. Tra gli esperti si discute anche della possibilità che l’obbligo sia esteso ad altre categorie, in particolare quelle più esposte al contatto con il pubblico: forze di polizia, dipendenti della pubblica amministrazione, professori. Dibattito aperto anche sulla validità della durata dei tamponi.
