Si susseguono, di giornata in giornata, i controlli delle forze dell’ordine all’interno del perimetro della zona rossa di Arzano. Questa volta, i carabinieri della locale tenenza, supportati dagli ispettori sanitari dell’Asl Napoli 2 Nord, hanno passato al setaccio diversi esercizi commerciali a caccia di irregolarità e di illeciti in un momento estremamente delicato per la città a nord di Napoli. Le attività dei militari si sono focalizzate in particolar modo su un noto panificio arzanese. All’interno dell’attività commerciale i carabinieri hanno riscontrato gravissime carenze igienico-sanitarie, ed è stato appurato che nei laboratori di produzione e di trasformazione dei panificati veniva utilizzata una strumentazione obsoleta oltre che inadeguata rispetto alle attuali normative vigenti in materia di produzione alimentare. In particolare le forze dell’ordine, con l’ausilio degli ispettori dell’Asl, hanno appurato la mancata idoneità delle celle-frigo utilizzate per conservare il pane. Controlli più approfonditi hanno portato a certificare anche l’inadeguatezza dell’impianto elettrico, che versava in uno stato di degrado e di abbandono estremamente pericoloso per la sicurezza dei dipendenti della panetteria. Diverse irregolarità sono state riscontrate anche per quel che riguarda la formazione dei lavoratori stessi i quali, alle domande degli ispettori, avevano dimostrato enormi carenze per quel che riguarda lo svolgimento in sicurezza della propria professione.
Di fronte a tale quadro di irregolarità e di inadempienze, i carabinieri hanno dunque denunciato il titolare del panificio, che è stato anche sanzionato dal punto di vista pecuniario. L’intero locale dove avveniva la produzione e la vendita del pane è stato contestualmente posto sotto sequestro dall’Autorità giudiziaria. Le ispezioni e i controlli da parte delle forze dell’ordine proseguiranno nell’arco dei prossimi giorni in tutta la città al fine di contrastare tutte quelle attività potenzialmente pericolose e rischiose per la salute dei cittadini. La settimana scorsa, sempre ad Arzano, la guardia di finanza aveva sequestrato ben 139.000 mascherine non a norma pronte per essere vendute agli ignari residenti della zona rossa.