Un manifesto funebre è stato affisso questa mattina all’esterno del comando dei vigili urbani di Arzano, in provincia di Napoli, riportante la foto e il nome del colonnello Biagio Chiariello, comandante della polizia municipale della città nell’hinterland partenopeo. “Colonnello qui stiamo ad Arzano, non a Frattamaggiore, qui ad Arzano il casino non ci piace“, queste le parole, scritte con un italiano sgrammaticato, stampate sul manifesto mortuario, con in più aggiunta la data della presunta morte del comandante: “Giovedì 10 marzo 2022“. Si tratta chiaramente di una gravissima minaccia di morte nei confronti del colonnello, il quale, da un anno circa, è al comando della polizia municipale di Arzano, teatro di una violenta faida di camorra che vede fronteggiarsi tra loro alcuni gruppi legati al clan degli Scissionisti.
Il comandante Chiariello sarebbe altresì finito nel mirino della criminalità organizzata dopo aver condotto alcune operazioni volte al ripristino della sicurezza e della legalità nella città napoletana, in particolare dopo diversi blitz che hanno permesso di sgomberare le case popolari della cosiddetta “167” di Arzano dall’occupazione abusiva di diverse famiglie legate ai clan di camorra. Un “affronto”, quello compiuto dal colonnello, che i sodalizi camorristici egemoni nella zona non hanno tollerato, e al quale hanno risposto con un macabro manifesto dalla chiara impronta intimidatoria. Non è la prima volta che il comandate dei vigili riceva “avvertimenti” dello stesso stampo: già lo scorso anno, pochi giorni dopo il suo insediamento alla guida della polizia locale, fu oggetto di minacce contenute all’interno di una lettera minatoria che aveva come destinatari l’allora commissaria prefettizia Gabriella D’Orso, la segretaria comunale Rosalba Ambrosino e, ovviamente, il neo comandante. A distanza di un anno, quindi, Chiariello è stato nuovamente vittima di gravi intimidazioni che metterebbero seriamente a rischio la sua incolumità e che minerebbero la presenza dello Stato su un territorio come quello dell’area nord di Napoli estremamente difficile.
Sulla vicenda è intervenuto il Comitato di liberazione dalla camorra, presieduto dal senatore della Repubblica Sandro Ruotolo e dal prete anticamorra Don Maurizio Patriciello, i quali hanno pubblicato una nota congiunta per denunciare il grave accaduto. “Siamo di fronte a una minaccia seria – scrive il comitato – e occorre difendere con ogni mezzo il comandante Chiariello che in questi mesi si sta battendo per il ripristino la legalità in città. Il colonnello e la polizia municipale di Arzano non devono essere lasciati soli ma messi nelle condizioni di poter svolgere le proprie funzioni in sicurezza e con i mezzi adeguati. Questa minaccia – prosegue la nota – ci preoccupa non poco. Dietro ai clan potrebbero nascondersi altri mandanti. Grazie al comandante Chiariello la polizia municipale di Arzano ha voltato pagina, non solo nella lotta contro le occupazioni illegali dei clan e nelle operazioni di abbattimento dei manufatti abusivi, ma anche con controlli sulle licenze edilizie, commerciali e sulle società di pompe funebri, e questo grazie al supporto della Magistratura”, conclude il comitato. Per domani mattina, inoltre, lo stesso comitato, ha indetto una manifestazione di solidarietà nei confronti del comandante Chiariello davanti al comando della polizia municipale.